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Soddisfazione del Consorzio RICREA: riconosciuti i nostri sforzi. Raggiungibile l’obiettivo dell’85%

Il Parlamento europeo ha adottato in prima lettura, nei giorni scorsi, la propria posizione sulla proposta di legge della Commissione sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio: 426 i voti a favore, 125 i contrari e 74 le astensioni.

Sono stati confermati gli obiettivi generali di riduzione dei rifiuti prodotti dagli imballaggi proposti nel regolamento: il 5% entro il 2030; il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040.

Alcuni emendamenti approvati hanno ammorbidito gli obiettivi relativi al riuso e al riutilizzo (articoli 22 e 26), che avrebbero svantaggiato Paesi come l’Italia, dove il tasso di riciclo degli imballaggi è tra i più alti dell’Unione, in particolare per quelli in acciaio. Si prevede per esempio una deroga dal riutilizzo se lo Stato membro raggiunge l’85% di raccolta separata per il riciclo negli anni 2026/27.

«Il Parlamento europeo cambia decisamente lo spirito del  nuovo regolamento imballaggi (conosciuto come PPWR, Packaging and packaging waste regulation) rispetto a quanto precedentemente emerso nelle discussioni in Commissione Ambiente, dove era apparsa una virata decisa in favore del riuso a scapito del riciclo, con una impostazione prettamente ideologica, priva dei necessari approfondimenti ambientali, economici e di sicurezza per il consumatore – è il commento di Federico Fusari, direttore generale del Consorzio RICREA -. Gli emendamenti votati in plenaria, infatti, riportano il dibattito su un piano tecnico e dunque il riciclo viene mantenuto come criterio prevalente, accompagnato dalla cancellazione dei vincoli del riuso se le quantità di imballaggio riciclato arrivano almeno al 85% dell’immesso sul mercato».

«Come RICREA – ha continuato Fusari – accogliamo con favore questa impostazione, che riconosce gli sforzi e i risultati ottenuti dal sistema industriale italiano e da Conai, di cui il nostro Consorzio fa parte. Per quanto riguarda gli imballaggi in acciaio, siamo stimolati al raggiungimento di questo obiettivo, che riteniamo alla nostra portata nell’imminente futuro, dato che già nel 2022 siamo giunti all’80,6%. Un incremento ulteriore della raccolta differenziata dei nostri imballaggi nelle regioni in ritardo, unita a un miglioramento della qualità delle piattaforme di ritiro, potranno contribuire a vincere la sfida dell’85% in tempi relativamente rapidi».

 

FONTE: SIDERWEB.COM