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Il 2018, per la Germania, si è chiuso con una produzione di acciaio in calo del 2% (a circa 42,4 milioni di tonnellate). «Le consegne sono diminuite del 5% e la fornitura di laminati del 4%» si legge nell’ultimo dossier sullo stato dei settori industriali del Bdi (Bundesverband der Deutschen Industrie), l’associazione degli industriali tedeschi. A contribuire a questo rallentamento sarebbero stati «il nuovo regolamento nell’industria dell’auto» e «l’acqua bassa sul Reno».

E, per il 2019, non si prevede una sensibile ripresa dell’industria siderurgica: nel primo trimestre «il mercato dell’acciaio è rimasto debole». Secondo l’ultima indagine dell’Ifo (Institut für Wirtschaftsforschung, istituto di ricerca economica), a marzo le imprese siderurgiche tedesche hanno valutato in modo negativo la propria situazione economica per la prima volta in un anno e mezzo. Nonostante questo scetticismo sulle aspettative per i prossimi sei mesi, e nonostante gli ordini di laminati sarebbero in calo dall’inizio dell’anno secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica tedesco, l’Ifo si attende una situazione di stabilità.

Con lo sfondo del protezionismo globale e dell’indebolimento congiunturale dell’intera industria siderurgica mondiale, secondo la Bdi «è fondamentale che, a luglio, nonostante la fragile situazione economica, si adottino misure per alleggerire i contingenti tariffari (della Salvaguardia, ndr), limitando in tal modo la rigidità delle misure».

 

 

Fonte: siderweb.com 

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