Il consumo di acciaio chiuderà un anno più che positivo preparandosi, però, ad una leggera “tirata di fiato” nel primo trimestre del 2007 complice un corposo consumo apparente che scemerà. Tutto con un consumo reale che manterrà il trend di crescita. È il quadro – a consuntivo e prospettico – delineato dal report trimestrale di Eurofer.
Secondo l’associazione europea, il 2006 si chiuderà con un consumo reale superiore del 4,2% rispetto al 2005. Sul fronte del consumo apparente, Eurofer anticipa una fine 2006 in cui il destoccaggio si farà sentire. Passando in rassegna lo SWIP (Steel Weighted Industrial Production), Eurofer descrive un primo trimestre connotato da un più che positivo andamento dei settori utilizzatori che si è sostanzialmente mantenuto anche nella seconda metà dell’anno. Anche il primo trimestre del 2007 sarà un buon periodo nonostante il rallentamento di alcuni comparti.
Di parere contrario il MEPS secondo il quale la prima parte del 2007 vedrà un calo dei prezzi dei prodotti in acciaio. Secondo il centro studi inglese nel primo semestre ci sarà una diminuzione del 5% delle quotazioni dell’acciaio a livello globale.
Dall’India al Brasile sulla scia del minerale ferroso. Tata Steel sta infatti valutando l’ipotesi di un nuovo investimento nel Paese sud americano, tradizionalmente ricco della preziosa materia prima.
Magnitogorsk Iron & Steel Works si quoterà alla borsa di Londra. La MMK annuncerà la propria IPO nell’aprile 2007.
La fondazione che detiene le quote (ed il controllo) della canadese Dofasco non darà ascolto alle richieste di Arcelor Mittal e non si scioglierà. La conseguenza immediata è l’impossibilità , da parte del primo produttore mondiale, di non poter vendere Dofasco. La “questione canadese” si infittisce a tal punto da scoraggiare il tentativo di acquisizione di Dofasco da parte di ThyssenKrupp. La società siderurgica tedesca ha infatti comunicato che non rinuncerà in alcun modo alle mire espansionistiche in Nord America nonostante la possibilità che la scalata a Dofasco si concluda con un nulla di fatto.
Si scalda la lotta per l’impianto Maxhuette (Germania) di Arcelor Mittal. Secondo quanto riportato dal quotidiano Financial Times Deutschland, infatti, anche Gerdau e Magnitogorsk hanno effettuato un’offerta per acquistare il sito. Le offerte, attualmente, si aggirano intorno ai 400 milioni di euro.
L’acciaio inossidabile potrebbe restare un’attività strategica per Arcelor Mittal. «Non venderemo il reparto inox nel breve periodo» avrebbe detto Jean-Yves Gilet, presidente della Stainless Steel Section di Arcelor. «I margini generati da questo mercato stanno crescendo. Quelli del terzo trimestre sono doppi rispetto a quelli del secondo».
Il forte afflusso di materiale dai Paesi Terzi sta mettendo in subbuglio il mercato dei prodotti piani in inox in Italia. Le consegne di materiale proveniente da Far East o dal Sudafrica hanno fatto registrare un notevole incremento. L’offerta a livello europeo è più bassa della domanda, mentre la richiesta dei consumatori sta vivendo un momento di riflessione, causato dall’alto livello raggiunto dalle quotazioni. Gli extra di lega continuano la loro marcia verso l’alto. Sul mercato italiano si nota un’atmosfera più preoccupata, anche se secondo alcuni operatori nel primo trimestre 2007 (nickel permettendo) il prezzo dei prodotti piani in inox non dovrebbe subire una flessione.
Un mese all’insegna della tranquillità quello del rottame in Germania. Secondo fonti internazionali, la materia prima non ha fatto registrare, almeno recentemente, degli scossoni.
Il prezzo del rottame sul mercato italiano ha fatto registrare un incremento nelle ultime settimane. Dalla fine di ottobre ad oggi, le quotazioni della materia prima sono cresciute di circa 10 euro/t. Per le prossime settimane si prevede che il mercato rimanga in tensione. I prezzi del rottame viaggeranno tra lo stabile ed il rialzo.
È un tondo per cemento armato che si appresta a chiudere un 2006 senza dubbio positivo. Eppure, anche all’interno di un mese tradizionalmente piatto come quello di novembre, qualcosa si muove sul versante delle quotazioni.
Spostare l’applicazione del listino euro/metro per i tubolari almeno al secondo trimestre del 2007. Questa è la richiesta unanime di Assofermet Triveneto ai tubisti italiani. Nella riunione che si è tenuta a Padova il 15 novembre, infatti, i commercianti del nord-est hanno chiesto una dilazione, in quanto la mancanza di listini ufficiali e di prontuari tecnici a poche settimane dal cambiamento epocale potrebbe mettere in grave imbarazzo i distributori. La grande maggioranza delle aziende, infatti, ad oggi non è ancora pronta alla fatturazione euro/metro, sia dal punto di vista logistico, sia gestionale, sia fiscale, sia della relazione con i clienti.
I carabinieri di Terni hanno arrestato sette persone nell’ambito di un’indagine sul furto di molibdeno alle acciaierie ThyssenKrupp Ast di Terni. Le indagini erano scattate lo scorso 17 aprile quando, ad un controllo stradale, una pattuglia dei carabinieri aveva fermato un camion appena uscito dagli impianti ternani con un carico di 5 tonnellate di molibdeno. I documenti di trasporto del materiale sono
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