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News 2006

Focus sulla settimana dal 11/09/06 al 17/09/06

By 19 Settembre 2006No Comments

La strada è spianata fino alla fine del 2006 e, probabilmente, anche nella prima metà del 2007. Ma poi la siderurgia mondiale potrebbe trovarsi di fronte ad un rallentamento. Questa è la previsione di Philippe Brossard, capo degli economisti di Euler Hermes (Gruppo Allianz). Brossard, intervenuto all’incontro «Made in Steel – Anteprima», ha spiegato che ad innescare la discesa sarà soprattutto il rallentamento dell’economia globale. Euler Hermes si aspetta per il prossimo anno una diminuzione della domanda di acciaio nell’Ue, che passerà dal +3% del 2006 al +1%.
Più ottimista, invece, Antonio Gozzi (a.d. di Duferco e vice presidente di Federacciai). Secondo il siderurgico, infatti, il mondo sta assistendo ad uno sviluppo economico senza precedenti, trainato dall’Estremo Oriente. Ciò sta provocando una congiuntura positiva per l’industria dell’acciaio che dura dalla seconda metà del 2003 e che dovrebbe garantire redditività a medio-lungo termine.

In Italia, crescono i prezzi alla produzione per i metalli ed i prodotti in metallo a luglio. Lo ha comunicato l’Istat. L’indice (base 2000=100) è passato infatti dai 127,6 punti di giugno ai 128,8 del mese preso in esame.

Sempre nel nostro paese, marcia indietro per i piani. Negli ultimi giorni, infatti, i coils nazionali hanno fatto registrare un cedimento delle quotazioni, scese in certi casi sotto i 500 euro/t. A ciò si contrappone, però, un mercato europeo più “solido” e non intenzionato ad abbassare i prezzi.

La siderurgia italiana investe. Sia Ferriere Nord, sia Arvedi hanno messo mano ai portafogli per ammodernare i propri impianti. Il primo produttore ha firmato un contratto con Danieli per il rinnovamento del proprio treno vergella. Il secondo ha sviluppato in collaborazione con Siemens Arvedi ESP, il primo impianto al mondo per la produzione in continuo di rotoli di acciaio in spessori sottili.

Segnali positivi dall’industria metalmeccanica italiana nel secondo trimestre. Secondo i dati diffusi da Federmeccanica, infatti, la produzione risulta in aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente, migliora il livello del portafoglio ordini e diventa positivo, per la prima volta dopo cinque anni, il giudizio espresso dagli operatori sui volumi realizzati.

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