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TORINO – «Gli effetti della crescita ci sono e si fanno sentire. Ora se ne stanno convincendo anche le istituzioni internazionali, che ci avevano accusato di eccessivo ottimismo».

 

Ha scelto il palco delle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Torino il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan per respingere al mittente lo scetticismo contro le previsioni annunciate dall’Esecutivo.

«Lasciando al ministro Calenda i dettagli sul Piano 4.0, vorrei rimarcare come la nostra economia si sia rafforzata in questi anni. Gli obiettivi del nostro lavoro sono stati quelli di aiutare le imprese per sostenere l’occupazione e quindi l’economia, al fine di renderla più solida ed in grado di resistere ad altre eventuali crisi. Abbiamo però constatato reazioni più lente agli stimoli degli incentivi avviati negli anni, abbiamo tagliato tasse per due punti di Pil, ma questo può anche indicare che si sono create basi più solide all’economia reale e spero si possa continuare su questa strada» ha descritto il ministro dal palco dell’evento «Piano Impresa 4.0 – Innovazione e competenze» organizzato dal MiSE quest’oggi.

E proprio il risultato di quanto già fatto e l’anticipazione di ciò che, sul tema, il Governo intenderà sviluppare in futuro ha rappresentato il perno del convegno al quale partecipano, oltre ai ministri Padoan e Calenda, il premier Gentiloni, e, tra gli altri, i segretari sindacali Barbagallo, Camusso e Furlan e il presidente di Confindustria Boccia.

Ma l’intervento del responsabile del dicastero ha fornito un inquadramento macroeconomico con al centro un numero su tutti: il 67% delle imprese manifatturiere ha dichiarato di aver effettuato investimenti grazie al Piano Industria 4.0, l’80% dei quali rivolti a software e internet delle cose per favorire il dialogo digitale tra i macchinari.

 

 

Fonte: siderweb.com

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