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News 2009

Corus: A rischio il futuro dell’impianto di Teesside

By 10 Maggio 2009No Comments

ha dichiarato il gruppo anglo indiano, precisando di aver aperto trattative che «potrebbero portare al “congelamento” del sito britannico».

Questa decisione «è diventata inevitabile a causa del mancato rispetto da parte di quattro compratori internazionali dell’accordo decennale di acquisto di bramme – si legge nel comunicato stampa dell’azienda -, firmato nel 2004 da Marcegaglia, Dongkuk Steel Mills, Duferco Participations Holding e Alvory». Secondo l’intesa i quattro buyer si erano impegnati ad acquisire il 78% dell’output di Teesside per 10 anni al costo di produzione. Questo contratto, secondo Corus, «aveva portato a grandi benefici negli scorsi anni. Ciononostante dal mese scorso il consorzio ha iniziato unilateralmente dei movimenti atti a concludere l’accordo anzitempo, rendendo le operazioni dell’impianto di Teesside non più sostenibili». Per questo motivo «Corus userà tutti i mezzi legali a propria disposizione per assicurarsi il rispetto del contratto». Il presidente di Corus, Kirby Adams, si è detto «estremamente deluso» del comportamento del consorzio di acquisto.

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