Le parole dei ministri Giancarlo Giorgetti (MiSe) e Roberto Cingolani (MiTe), che hanno lasciato intendere che il governo sta valutando l’opzione di riprendere le trivellazioni nei giacimenti di gas in Italia, sono salutate con soddisfazione da Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli.
«Dopo anni di investimento non solo in risorse economiche ma nell’impegno a sensibilizzare l’opinione pubblica, la politica e le comunità locali – ha detto Marsiglia – oggi, iniziamo a vedere un’apertura sulle immense possibilità di sfruttamento delle risorse energetiche italiane ed i nostri appelli diventano concretezza. Siamo ben felici che la politica abbia considerato le nostre proposte».
Il presidente di FederPetroli, poi, ha chiarito: “La nostra politica industriale non è quella di inquinare o di essere contro le energie alternative, anzi, l’obiettivo è una transizione energetica chiara e definita che possa essere fonte di un mix energetico in Italia, composto da tutte le energie disponibili. L’Italia è ricca di pozzi ad olio e gas già perforati che attendono le autorizzazioni (Onshore ed Offshore) per essere ‘messi in produzione’. Abbiamo disponibilità notevoli di metano ed olio nei nostri mari. Lo stallo autorizzativo di oggi è un suicidio per le famiglie e per le aziende, considerati i forti rincari dell’energia dipesi da fonti estere e, quello che il mercato internazionale sta generando».
FONTE: SIDERWEB.COM