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Il tempo meteorologico a Shanghai sembra esprimere il sentiment che si è respirato durante la prima giornata della conferenza organizzata dal Bureau of International Recycling (BIR). Ruggero Alocci, vice presidente del Ferrous Board dell’associazione, ha infatti descritto una Shanghai piovosa che ha accolto i circa 900 partecipanti all’incontro, quasi ad anticipare nelle condizioni climatiche il sentiment generale.

«La prima giornata – spiega Alocci -, dedicata ai  rottami metallici e inossidabili, ha mostrato come la Cina, pur avendo rallentato la crescita, è sempre il mercato più attraente per le esportazioni dall’Europa e dagli Stati Uniti».  «Alcune incertezze – continua Alocci -, derivano dall’applicazione, da parte delle autorità doganali cinesi, del Green Fence, attraverso il quale viene verificata la corrispondenza dei rottami importati con gli standard qualitativi internazionali dichiarati.  La conseguenza di tale applicazione è stata la non accettazione e il ritorno al mittente di alcune spedizioni di rottami metallici via container». Alocci inoltre sottolinea come gli interlocutori cinesi prevedano una minore necessità di rottami di rame ed alluminio importati a breve termine, per effetto dei sempre maggiori quantitativi raccolti e riciclati all’interno del Paese del Dragone. Per la giornata di oggi, dedicata al ferro, le stime prevedono un clima di mercato peggiore rispetto al comparto dei cugini metalli.

fonte: siderweb.com