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Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero Veneto’, nei primi nove mesi dell’esercizio finanziario 2012/13 (terminati il 31 marzo) Acciaierie Bertoli Safau (ABS) ha registrato un calo dei ricavi del 33% su base annua.

Il fatturato è infatti sceso a 458 milioni di euro.Carla de Colle, presidente di ABS, parla di “una fase di stabile instabilità del mercato dell’acciaio, che alterna periodi in cui si lavora a marcia ridotta ad altri in cui si registrano livelli di produzione più positivi”. Lo testimonia lo stesso andamento del trimestre fiscale in corso, il quale – come rivela l’amministratore delegato Alessandro Trivillin – “porterà a una chiusura d’esercizio con segnali di miglioramento”.Per quanto riguarda gli altri risultati di bilancio del periodo luglio-marzo, l’utile netto scende a 2,7 milioni rispetto ai 25,2 milioni dei primi nove mesi fiscali 2011/12, mentre l’EBITDA si dimezza, passando da 79,2 a 38,7 milioni di euro. Tuttavia, il portafoglio ordini non mostra segni di cedimento: il suo valore al 31 marzo era pari a 172 milioni di euro contro 173 milioni di euro alla chiusura del precedente esercizio.Tra i temi affrontati nel corso della presentazione del bilancio c’è il nodo rappresentato dalla realizzazione del nuovo elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest. “L’iter burocratico sta avanzando – ha detto Trivillin – ma la parola fine potremo dirla solo quando avremo il cavo collegato con l’erogazione dell’energia”. Sulla futura permanenza di ABS in Friuli Venezia Giulia Trivillin mette le mani avanti: “Noi vogliamo restare, ma devono esserci le condizioni per operare. L’elettrodotto serve infatti unicamente a garantire l’erogazione dell’energia, non a ridurne il costo”. “Avessimo guardato solo ai numeri – ha aggiunto riferendosi ai maggiori costi in Italia relativi a energia e lavoro – non opereremmo più qui ormai da tempo”.Intanto, l’azienda con sede a Cargnacco (Udine) si prepara a dar corpo a nuovi investimenti per ben 60 milioni di euro in Friuli e 15 in Croazia (a Sisak). Interesseranno in particolare gli impianti di laminazione e di colaggio, per consentire ad ABS una maggiore diversificazione e qualità dei prodotti finiti, la mitigazione dell’impatto ambientale e la garanzia dei massimi livelli di sicurezza per i lavoratori. Si tratta d’investimenti “ordinari” a detta dell’amministratore delegato, il quale ha rilevato come nell’ultimo quinquennio Acciaierie Bertoli Safau abbia investito mediamente 42 milioni di euro l’anno.Un capitolo a parte è dedicato al maxi-investimento (si parla di almeno 300 milioni di euro) relativo all’installazione di un piano di rotoforgia: Trivillin ha confermato che il progetto è “in fase di maturazione” in quanto strettamente legato al nuovo elettrodotto ed all’andamento del mercato di sbocco italiano ed europeo.

fonte: steelorbis.it