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MILANO – Se la ricerca Bilanci d’Acciaio è giunta alla nona edizione, per il premio Bilancio d’Acciaio, il 2017 ha rappresentato la sua quarta assegnazione.

 

Il tempo passa e la soddisfazione per i rappresentati delle imprese premiate è sempre maggiore. Del resto il riconoscimento conferito da Siderweb attesta la bontà di un percorso di gestione di un’azienda, certificato da numeri messi a bilancio positivi e performanti.

 

Come già in passato, la giuria – presieduta da Claudio Teodori, professore ordinario del Dipartimento di Economia & management dell’Università degli Studi di Brescia, e composta da Stefano Ferrari e Gianfranco Tosini, responsabile e membro dell’Ufficio Studi di Siderweb – ha analizzato i bilanci sulla scorta dei seguenti indicatori: tasso di redditività complessiva; tasso di marginalità sulle vendite, identificato nell’incidenza dell’EBITDA sulle vendite; redditività delle vendite, identificato nell’incidenza dell’EBIT sulle vendite; incidenza degli oneri finanziari sull’EBITDA; rapporto di indebitamento complessivo, identificato dal rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri e tasso di crescita del fatturato (media dell’ultimo triennio).

 

Per la categoria della produzione di acciaio, il premio è stato assegnato a Siderurgica Triestina, con il riconoscimento che è stato ritirato da Massimo Polli, CFO di Finarvedi, del quale fa parte dalla fine del 2014. La storica Ferriera di Servola all’inizio dell’anno ha ultimato la fase di avvio delle produzioni a freddo del nuovo laminatoio.

 

A Tubisteel, invece, è andato il successo nella categoria “Prima trasformazione”. La società, con sede a Schio, in provincia di Vicenza, produce tubi saldati, anche di grandi dimensioni, in acciaio inox austenitico, duplex, super duplex, titanio e leghe di nichel. Ha ritirato il premio il titolare Ottorino Dani.

 

A Trafileria Lecchese, con sede a Olginate (LC), è andato il premio del cluster “Trafilerie”. La società si occupa della progettazione e della realizzazione di fili in acciaio in medio e alto tenore di carbonio. È punto di riferimento per la produzione di molle e funi.

 

La bresciana Olivini Giuseppe, con sede a Flero, è stata insignita del premio della categoria “Distribuzione”. L’azienda, che commercializza profili strutturali in acciaio inox, quali travi, UNP e T laminati a caldo, saldati laser ed estrusi, è stata rappresentata da Giovanni Olivini, esponente della proprietà.

 

Per il cluster “Forgiatura”, il vincitore è stato Lucchini RS, specializzata nella progettazione e realizzazione di materiale rotabile (ruote e assili), con sede legale a Brescia e sede principale a Lovere (BG). Per la società, presente Antonio Mastrangelo, CFO dell’azienda.

 

OMS Saleri, con sede a Odolo, nel Bresciano, si è invece aggiudicata il premio del settore delle fonderie. La società produce valvole a sfera destinate al settore dell’oil & gas. Attiva dal 1896 nella fabbricazione di valvole, è negli anni ’60 che ha convertito il proprio ciclo produttivo passando alla fusione dell’acciaio. Ha ritirato il premio Silvano Squaratti, direttore di Assofond, federazione della quale l’azienda è associata.

Meccanica Trafilati Martin, invece, ha evidenziato i numeri più performanti della categoria dei centri servizio. Specializzata nella foratura profonda delle barre per il settore automotive, ha sede a Cologne (BS) ed è parte del gruppo ORI Martin, fondato a Brescia nel 1933. In rappresentanza della società, il consigliere Roberto De Miranda.

 

Ecolfer, infine, ha registrato per la terza volta (le due precedenti nel 2014 e nel 2016) i numeri migliori del cluster “Commercio di rottame e ferroleghe”. L’azienda ha sede a La Salute di Livenza, in provincia di Venezia, e si occupa di raccolta, selezione e riciclo di rottami ferrosi e di altri tipi di rifiuti. Ha ritirato il premio Katya Battistella, esponente della proprietà dell’azienda.

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com