Skip to main content

L’anno appena concluso ha alzato l’asticella dell’export globale di acciaio. Nel 2016, infatti, secondo i dati contenuti nella pubblicazione World Steel in Figures della World Steel Association, si è registrato un nuovo record nel commercio estero mondiale di prodotti siderurgici.

 

 

Quota 500 milioni di tonnellate in vista

Analizzando i numeri si ha una chiara evidenza: l’ultimo triennio è stato contraddistinto da una crescente tendenza all’export da parte delle acciaierie globali. Da una media annua di export di 415,8 milioni di tonnellate nel triennio 2011-2013, il commercio mondiale di acciaio è salito a 465,2 milioni di tonnellate tra il 2014 ed il 2016, con un aumento dell’11,9%. Inoltre, la tendenza è stata crescente, anno dopo anno: nel 2013 l’export è stato pari a 412,6 milioni di tonnellate, nel 2014 di 457,3 milioni di tonnellate (+10,8% rispetto all’anno precedente), nel 2015 di 465,0 milioni di tonnellate (+1,7%) e nel 2016 di 473,2 milioni di tonnellate (+1,8%). In termini relativi, il 31,1% del totale dell’acciaio prodotto al mondo è stato venduto in un Paese diverso rispetto a quello d’origine: la cifra rappresenta un aumento rispetto al 30,8% del 2015 ma è ancora lontana dal record del 2000, quando il 39,2% del totale dei prodotti siderurgici era stato esportato.

 

Prodotti piani ancora protagonisti

Dividendo l’export per macrocategoria, si nota che i piani rappresentano la maggioranza dei prodotti esportati, con una quota del 51,5%. I lunghi si fermano al 29,2% (131,9 milioni di tonnellate), i semilavorati all’11,3% (51,1 milioni di tonnellate) ed i prodotti di prima e seconda trasformazione all’8,0% (36,3 milioni di tonnellate). I piani non solo sono stati i prodotti più esportati, ma anche la categoria che ha fatto registrare il maggior incremento: +9,9% rispetto al 2015, mentre i lunghi crescono del 4,6% e, viceversa, lingotti e prodotti di prima e seconda trasformazione retrocedono (rispettivamente -1,4% e -3,7%). Il singolo prodotto più esportato, invece, sono i coils e le lamiere a caldo (82,5 milioni di tonnellate, pari al 18,3% del totale).

 

 

 

Cina re degli esportatori, Usa degli importatori

Il maggior esportatore mondiale di acciaio, anche nel 2016, è la Cina, con un export netto di 94,5 milioni di tonnellate. Il Paese asiatico sopravanza nettamente il Giappone (34,5 milioni di tonnellate), la Russia (26,9 milioni di tonnellate), l’Ucraina (17,1 milioni di tonnellate) ed il Brasile (11,5 milioni di tonnellate). Per quanto concerne gli importatori netti, invece, al comando della classifica ci sono gli Stati Uniti con 21,7 milioni di tonnellate, davanti a tre Paesi asiatici (Vietnam, Tailandia ed Indonesia) ed all’Unione europea, che fa registrare un import netto di 10,5 milioni di tonnellate. L’Italia, secondo i dati illustrati nel World Steel in Figures, è importatore netto per 1,7 milioni di tonnellate.

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com