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Più consumo di acciaio. Questo ciò che si aspetta la World Steel Association per il 2018 e il 2019. Secondo le previsioni rese note dall’associazione globale dei produttori siderurgici, infatti, la domanda apparente quest’anno salirà dell’1,8% rispetto al 2017 e nel 2019 l’incremento sarà dello 0,7%.

 

 

2018: +29 milioni di tonnellate
Nell’anno in corso la domanda apparente mondiale di acciaio si attesterà a 1,616 miliardi di tonnellate, 29 milioni di tonnellate in più rispetto al 2017 (+1,8%). L’incremento maggiore di consumo, in termini percentuali, sarà appannaggio del centro e sud America, che mostrerà un progresso del 6,2% rispetto al 2017 (per un totale di 43,5 milioni di tonnellate), seguito dal Medio Oriente (+4,6% a 55,7 milioni di tonnellate), dai Paesi europei non facenti parte dell’Ue (+4,5% a 44,2 milioni di tonnellate), dall’Africa (+4,5% a 36,6 milioni di tonnellate), dal NAFTA (+3,0% a 145,0 milioni di tonnellate), dalla CSI (+2,3% a 54,0 milioni di tonnellate), dall’Ue (+2,0% a 165,6 milioni di tonnellate) e dall’Asia e Oceania (+1,1% a 1,071 miliardi di tonnellate).

 

2019: rallenta il tasso di crescita
L’anno prossimo la crescita del consumo di acciaio sarà inferiore. Le attese della World Steel Association sono infatti per un incremento dei volumi dello 0,7% (+10,6 milioni di tonnellate a quota 1,627 miliardi di tonnellate), con l’Ue che migliorerà dello 0,8% (+1,3 milioni di tonnellate), l’Asia che scenderà dello 0,2% (-1,7 milioni di tonnellate), mentre le restanti sei aree in cui la WSA suddivide il mondo mostreranno tassi superiori all’1,5%, con la migliore performance ancora da parte del centro e sud America (+4,9% a 45,6 milioni di tonnellate).

 

Il commento della World Steel Association
«Nei prossimi anni la situazione economica globale dovrebbe rimanere favorevole con un alto tasso di fiducia e un aumento della fiducia nelle economie avanzate – ha commentato il presidente del worldsteel Economics Committee, T.V. Narendran -. Beneficiando di ciò, la domanda sia nelle economie in via di sviluppo sia nelle economie avanzate dovrebbe rimanere positiva. Ciononostante, potrebbero esserci impatti negativi a causa delle tensioni commerciali internazionali e della revisione dei tassi di interesse in Ue e USA».

 

Italia: più acciaio
Nel biennio preso in esame dalla World Steel Association, l’Italia rimarrà il decimo consumatore globale di acciaio, alle spalle di Cina, USA, India, Giappone, Corea del Sud, Germania, Russia, Turchia e Messico. La domanda apparente nazionale, che nel 2017 è stata pari a 24,5 milioni di tonnellate, nel 2018 salirà a 24,9 milioni di tonnellate (+1,7%) e nel 2019 a 25,2 milioni di tonnellate (+1,1%). La crescita cumulata nel biennio, quindi, sarà di 700mila tonnellate.

 

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com

 

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