La Southeast Asia Iron and Steel Association (SEAISI) ha diffuso dei dati sulla base dei quali dei 59,9 milioni di tonnellate della maggiore capacità di produzione di acciaio al carbonio prevista per il prossimo decennio nel sud-est asiatico, 39,4 milioni di tonnellate proverranno da progetti guidati dalla Cina.
Filippine: 18 milioni di tonnellate
Il Paese è fino ad oggi ben posizionato sugli acciai lunghi, ma non sui piani: una carenza che sarà superata con due investimenti importanti: il gruppo cinese Panhua costruirà un impianto che produrrà 10 milioni di tonnellate all’anno, mentre una joint venture tra la cinese HBIS e la locale SteelAsia ne produrrà altre otto.
Malesia: 11,3 milioni di tonnellate
Dieci milioni di tonnellate all’anno proverranno (se verranno respinte le opposizioni della Malaysian Iron & Steel Industry Federation e della Malaysia Steel Association, che paventano il rischio di sovraccapacità per il Paese) dal progetto della cinese Wen’an Steel, mentre 1,3 milioni arriveranno dall’ampliamento della Eastern Steel, di proprietà del gruppo cinese Donggang.
Myanmar: 4 milioni di tonnellate
La produzione – il progetto è però ancora nella fase embrionale – proverrà da un impianto integrato per il quale la cinese Kunming Iron & Steel ha già firmato un accordo.
Indonesia: 3 milioni di tonnellate
Il progetto – osteggiato per problematiche ambientali – è di Hebei Bishi Group, che aveva pianificato di realizzare un impianto proprio da 3 milioni di tonnellate e per il quale sono in corso delle trattative.
Cambogia: 3,1 milioni di tonnellate
Il gruppo cinese Baowu vorrebbe trasferire i due altiforni e i relativi servizi a valle che operavano nella provincia occidentale dello Xinjiang (impianti fermati tre anni fa) alla Cambogia. La capacità totale sarebbe, appunto, di 3,1 milioni di tonnellate all’anno.
FONTE: SIDERWEB.COM