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News 2011

Le difficoltà della siderurgia e la sfida per la salvaguardia dell’occupazione; il pensiero di Ghini (Uilm)

By 5 Novembre 2011No Comments

”Discuteremo della produzione di acciaio e dei problemi del lavoro correlati a questo settore in Europa. Come delegazione italiana sosterremo con fermezza l’ importanza di continuare a produrre sul territorio nazionale le quantita’ di acciaio che servono alle esigenze continentali”. Cosi’ Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm, rappresenta i propositi della delegazione Uilm che da lunedi’ 7 fino al 9 novembre sara’ a Piombino per partecipare ai lavori del Comitato dell’acciaio della Federazione europea deimetalmeccanici.

”Esistono delle vere e proprie fasi di difficolta’ che in Italia – continua Ghini – stanno vivendo gruppi come ArcelorMittal, Beltrame, ThyssenKrupp, Lucchini Severstal.

Proprio i problemi relativi alle prospettive produttive delle acciaierie di quest’ultima azienda, allocata nella citta’ che ospita i lavori sindacali, saranno il motivo dello sciopero e della manifestazione pubblica programmati a Piombino a meta’ novembre, mentre i sindacatiprovinciali saranno ricevuti dall’assessore alle Attivita’ produttive della Toscana il prossimo 9 novembre”.

Tra i diversi relatori che animeranno gli approfondimenti del vertice europeo dei sindacati sull’acciaio: Ralf Gotz, responsabile del settore della Fem; Marcello Calcagni della Lucchini; Leandro Nannipieri dell’Arcelor Mittal; Alessandro Segala della ThyssenKrupp; Mauro Ceresoli e Giovanni Piazza della Tenaris. La delegazione della Uilm, oltre che da Ghini, sara’ composta dalla responsabile dell’Ufficio internazionale Chiara Romamazzi e dal funzionario del settore della siderurgia Guglielmo Gambardella.

”E’ importante ricordare – conclude Ghini – che a fine ottobre la Lucchini ha ceduto la controllata francese Ascometal S.a. a Captain BidCo Sas, societa’ francese di proprieta’ di fondi affiliati ad Apollo Global Management, mentre lo stesso Gruppo che controlla le acciaierie di Piombino ha raggiunto all’inizio di questo mese un accordo con gli istituti di credito per un finanziamento di 360 milioni di euro. Ora non rimane che salvaguardare l’occupazione del sito in questione”.

Fonte: Asca.it