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Resta debole la domanda di rottame in Turchia, con continue ripercussioni sui prezzi della materia prima in questione. Le quotazioni dell’HMS 1/2 80:20 hanno subito infatti ulteriori diminuzioni nell’ultima settimana, passando da 427-440 $/t CFR a circa 425-430 $/t CFR. Le acciaierie turche si stanno mantenendo caute negli acquisti a fronte delle basse vendite di prodotti finiti, a loro volta dovute in parte all’approssimarsi sia delle festività di fine Ramadan (20-21 aprile) sia delle elezioni presidenziali (14 maggio). Inoltre, sul sentiment degli operatori turchi sta continuando a pesare il trend discendente dei prezzi dell’acciaio cinese. Non è escluso quindi che le quotazioni del rottame in Turchia subiscano ulteriori ribassi nel breve termine. Tuttavia, i fornitori, in particolare europei e della penisola balcanica, sembrano non voler concedere ulteriori riduzioni dal momento che la domanda nei rispettivi mercati interni appare sufficiente e i prezzi restano relativamente alti. Nel medio-lungo termine, inoltre, si prevede che la domanda turca di rottame tornerà a crescere sulla scia degli sforzi per la ricostruzione post-sisma.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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