Dopo un 2022 molto complicato per il mercato siderurgico cinese, il 2023 si apre con alcuni chiari segnali di ripresa. Kallanish prevede che la domanda di acciaio in Cina salga circa del 5% su base annua nel 2023, dopo una discesa di oltre il 3,1% nel 2022. Alla ripresa della domanda potrebbe accompagnarsi anche una ripresa della produzione siderurgica, dopo due anni di flessione. Tra i fattori che dovrebbero trainare la ripresa ci sono la decisione di applicare una politica più leggera riguardo al controllo dell’epidemia Covid e nuovi stimoli per il settore immobiliare.
Covid
Il 7 dicembre 2022, il governo cinese ha annunciato un cambiamento nella sua politica di controllo dell’epidemia, avviando la fine della politica zero-Covid entro pochi giorni. Non è stata solo la popolazione a rimanere scioccata dalla velocità del cambiamento; molti gruppi professionali hanno dichiarato che non si aspettavano un cambiamento così rapido. La fiducia nei mercati finanziari e nel settore dell’acciaio si è notevolmente rafforzata dopo l’eliminazione della quarantena per i casi confermati e delle restrizioni alla mobilità regionale.
La domanda di acciaio nelle due settimane successive all’annuncio del 7 dicembre, tuttavia, non si è ripresa come sperato, ma è ulteriormente diminuita. La diffusione dell’epidemia ha colpito un gran numero di lavoratori, rallentando il mondo della produzione siderurgica così come i cantieri, e la produzione a valle, il consumo e altre attività economiche si sono arrestati.
Le ragioni di questo cambiamento nell’atteggiamento di Pechino stanno diventando sempre meno rilevanti, mentre è ampiamente previsto che la nuova politica di apertura aiuterà la ripresa economica nel 2023.
Immobiliare
Anche lo stimolo senza precedenti per il settore immobiliare in sofferenza è aumentato rapidamente dalla fine del 2022. Le due indicazioni politiche fondamentali sono state il supporto alle vendite e il supporto al rifinanziamento per i developer. Per quanto riguarda i finanziamenti, le restrizioni sui canali di credito, obbligazioni e azioni sono state quasi completamente revocate da novembre.
Secondo la società di consulenza immobiliare CRIC, il finanziamento totale non bancario di un campione di 100 società immobiliari cinesi a dicembre è stato di 101,8 miliardi di CNY, con un aumento dell’84,7% su base mensile e del 33,4% su base annua. È stata la prima volta nel 2022 in cui la portata del finanziamento in un solo mese ha superato i 100 miliardi di CNY.
Nel frattempo, il ministro dell’edilizia abitativa e dello sviluppo urbano-rurale ha espresso il proprio sostegno agli acquirenti di prime e seconde case e ha iniziato a rimuovere gradualmente le restrizioni all’acquisto. Anche l’atteggiamento nei confronti degli acquirenti che acquistano una terza casa o più è passato dalla totale soppressione al semplice non supporto “in linea di principio”.
Inoltre, le città in cui il prezzo di vendita di nuove abitazioni commerciali è diminuito per tre mesi consecutivi potrebbero abbassare o rimuovere il tasso di interesse minimo sui mutui per i nuovi acquirenti, dando un ulteriore stimolo al mercato. In precedenza, questo tasso doveva essere inferiore al massimo di 20 punti base rispetto al tasso primario sui prestiti a cinque anni (LPR).
I finanziamenti e le vendite immobiliari hanno quindi iniziato a riprendersi lentamente e ad aumentare. Per il consumo di acciaio, però, è probabile che qualsiasi rimbalzo della domanda grazie alla ripresa del settore immobiliare si noterà solo tra qualche mese.
A breve termine, le infrastrutture finanziate dal governo saranno la spinta principale che sosterrà il consumo di acciaio. A partire dalla scorsa settimana, 18 delle 34 province cinesi hanno annunciato piani di emissione di debito per un totale di 1,2 trilioni di CNY nel primo trimestre. La quota annuale dovrebbe superare i 7 trilioni di CNY.
CINA: Rapporto tra nuove costruzioni e domanda apparente siderurgica mensile
Fonte: Kallanish
FONTE: SIDERWEB.COM