«Non ci sono più regole», per cominciare. E poi: «Situazione fuori controllo» e che «cambia tutti i giorni e anche più volte in un giorno». Sono queste le prime frasi dedicate al rottame raccolte da siderweb nel consueto giro di aggiornamento tra gli addetti ai lavori.
Anche perché «al fatto che già di materiale in giro non è che ce ne sia molto, si aggiungono le notizie che arrivano dalla Turchia, dove si vende su quotazioni più alte rispetto a quelle di casa nostra, cosa che spinge a guardare verso quei lidi». E con i commercianti più piccoli «che sono poi la stragrande maggioranza, che puntano a strappare i prezzi più alti possibile».
E poi, a proposito del mercato interno, arrivano i dettagli: «Per il lamierino, visto che a causa delle riduzioni di produzione da parte delle aziende del settore automotive ce n’è poco in giro – viene spiegato – le quotazioni hanno superato i 400 euro la tonnellata, con punte anche di 430, ma con un “delta” notevole, visto che c’è anche chi sta vedendo a 390».
Anche per il rottame da demolizioni, «le quotazioni variano di una trentina di euro, visto che si passa dai 360 ai 390 euro la tonnellata».
In forte tensione anche il proler, «che, visto che se ne sta producendo fino al 30% in meno – dice un operatore di mercato – si sta avviando verso i 350 euro la tonnellata» e le torniture, «che lo stanno seguendo a ruota».
E c’è chi ricorda anche che «gli incrementi sensibili, anche di 60 euro, fatti registrare dai prodotti di qualità più alta e i circa 30 di quelli meno pregiati, fanno aumentare le differenze tra queste riverse categorie, mettendo in discussione la sostenibilità stessa di un mercato che sta facendo registrare un’evoluzione imprevista e mai vista prima». Tanto che «l’auspicio è che le quotazioni si possano, quanto meno, stabilizzare il prima possibile; così da permettere a tutti una programmazione più serena».
Da parte di molti degli addetti ai lavori consultati da siderweb, però, viene condivisa la convinzione che «seppure si pensi che, prima o poi, dovremo assistere ad un ritracciamento, il picco massimo sembra ancora lontano».
FONTE: SIDERWEB.COM