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«La gran parte delle acciaierie si sta già preparando alla fermata estiva e questo non le incoraggia di certo a fare scorta di rottame, ma anche quelle che sembrano orientate ad acquistare cercano di ottenere prezzi bassi».

La fase attuale, per il settore, è sintetizzata così da un operatore di mercato, mentre c’è chi aggiunge altri elementi: «Il piccolo sussulto fatto registrare ad inizio mese è subito stato smorzato da quanto accaduto in Germania, dove i prezzi sono scesi, condizionando anche l’Italia».

Ma la situazione, più che dal mercato in senso stretto, sarebbe determinata, a confermarlo a siderweb è anche un trader esperto di mercato estero, «oltre che dalla difficoltà nel reperire materiale sul mercato, visto che i turchi cercano di accaparrare quanto possono in tutta l’Europa centro meridionale, proprio dall’atteggiamento attendista delle acciaierie, che avvicinandosi il mese di agosto, non vogliono lasciare inutilizzato troppo materiale».

Questo, però, non sta provocando nessun aumento dei prezzi e anzi «rispetto al mese scorso quello medio, tenendo conto delle varie tipologie, ha fatto registrare una diminuzione compresa tra i 5 e i 10 euro la tonnellata».

L’auspicio è «che si sia ormai arrivati al valore minimo sotto al quale non sarà possibile scendere o che, quanto meno, a quel valore siamo davvero vicini».

Tutti, secondo gli addetti ai lavori, «stanno già guardando a settembre, ma senza tener conto di un possibile problema: se dopo le fermate estive si registrerà finalmente la ripartenza vera, potrebbe determinarsi una carenza di materiale che avrebbe ripercussioni rilevanti sull’intera filiera».

 

fonte: siderweb.com