È stato un settembre al rialzo per il rottame europeo. La conferma viene dalle rilevazioni mensili di Eurofer, che hanno fatto registrare incrementi in tutte le categorie di rottame. Superano i 200 euro/t sia le demolizioni (216 euro/t), sia le cadute nuove (214 euro/t) sia il frantumato (215 euro/t).
Nasce in seno ad Eurometal EASSC (European Association of Steel Service Centers), associazione che rappresenterà i centri di servizio a livello europeo. Il presidente sarà Klaus Neuhaus-Wever (ThyssenKrupp). La tutela degli interessi dei soci, il monitoraggio del mercato e la promozione del dialogo tra associati saranno gli obiettivi di EASSC.
In Italia annunciati due importanti investimenti. Il Gruppo Marcegaglia spenderà 150 milioni di euro per l’installazione di una nuova linea di ricottura e decapaggio dei coils inox e due linee per la laminazione a freddo dell’inossidabile nell’impianto di Gazoldo degli Ippoliti. Arvedi potenzierà il proprio stabilimento di Cremona per raggiungere i 2,5 milioni di tonnellate di output entro la fine del 2007.
Nel nostro paese gli operatori del mercato del rottame prospettano due scenari possibili per l’immediato futuro: l’assestamento dei prezzi o ulteriori ribassi, seppur limitati. I prezzi italiani, attualmente, rimangono di al di sotto delle quotazioni sul mercato europeo.
Mercato stabile, sia per prezzi sia per volumi, per i laminati mercantili. La conferma viene da Enrico Fornelli (Gruppo Beltrame): «il trend attuale, con la domanda superiore all’offerta, non cambierà almeno fino al termine dell’anno».
Nei piani Antonio Marcegaglia prevede domanda e prezzi in salita in questo trimestre e nei primi tre mesi del 2006. Ottimismo anche per l’anno prossimo: «il 2006 sarà migliore del 2005 – prevede Marcegaglia – con una domanda in ripresa soprattutto ad inizio anno». Le ragioni stanno in gran parte nel «processo di ripristino delle scorte». Più consumo apparente, dunque, ma anche domanda reale.
Nell’inox è in atto un tentativo da parte della produzione di recuperare sui prezzi, pur in presenza di una domanda reale non esaltante. Bene i prodotti destinati al comparto energia e all’automotive, mentre gli altri settori utilizzatori comprano solo al consumo. Scarsa, per ora, l’incidenza delle importazioni.
Cresce per il settimo anno consecutivo l’edilizia italiana. Ne da notizia il presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Claudio De Albertis. «Siamo di fronte – ha spiegato De Albertis – al ciclo di sviluppo più lungo delle costruzioni negli ultimi 35 anni e le previsioni per il 2006 sono ancora positive, anche se in rallentamento. La crescita dovrebbe attestarsi infatti sull’1%».
Nasce in seno ad Eurometal EASSC (European Association of Steel Service Centers), associazione che rappresenterà i centri di servizio a livello europeo. Il presidente sarà Klaus Neuhaus-Wever (ThyssenKrupp). La tutela degli interessi dei soci, il monitoraggio del mercato e la promozione del dialogo tra associati saranno gli obiettivi di EASSC.
In Italia annunciati due importanti investimenti. Il Gruppo Marcegaglia spenderà 150 milioni di euro per l’installazione di una nuova linea di ricottura e decapaggio dei coils inox e due linee per la laminazione a freddo dell’inossidabile nell’impianto di Gazoldo degli Ippoliti. Arvedi potenzierà il proprio stabilimento di Cremona per raggiungere i 2,5 milioni di tonnellate di output entro la fine del 2007.
Nel nostro paese gli operatori del mercato del rottame prospettano due scenari possibili per l’immediato futuro: l’assestamento dei prezzi o ulteriori ribassi, seppur limitati. I prezzi italiani, attualmente, rimangono di al di sotto delle quotazioni sul mercato europeo.
Mercato stabile, sia per prezzi sia per volumi, per i laminati mercantili. La conferma viene da Enrico Fornelli (Gruppo Beltrame): «il trend attuale, con la domanda superiore all’offerta, non cambierà almeno fino al termine dell’anno».
Nei piani Antonio Marcegaglia prevede domanda e prezzi in salita in questo trimestre e nei primi tre mesi del 2006. Ottimismo anche per l’anno prossimo: «il 2006 sarà migliore del 2005 – prevede Marcegaglia – con una domanda in ripresa soprattutto ad inizio anno». Le ragioni stanno in gran parte nel «processo di ripristino delle scorte». Più consumo apparente, dunque, ma anche domanda reale.
Nell’inox è in atto un tentativo da parte della produzione di recuperare sui prezzi, pur in presenza di una domanda reale non esaltante. Bene i prodotti destinati al comparto energia e all’automotive, mentre gli altri settori utilizzatori comprano solo al consumo. Scarsa, per ora, l’incidenza delle importazioni.
Cresce per il settimo anno consecutivo l’edilizia italiana. Ne da notizia il presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Claudio De Albertis. «Siamo di fronte – ha spiegato De Albertis – al ciclo di sviluppo più lungo delle costruzioni negli ultimi 35 anni e le previsioni per il 2006 sono ancora positive, anche se in rallentamento. La crescita dovrebbe attestarsi infatti sull’1%».
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