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L’indagine di revisione delle misure europee di salvaguardia sembra ormai giunta alla sua fase finale. Il 15 agosto la Commissione europea ha infatti inviato al WTO la bozza preliminare delle modifiche che intende introdurre dal prossimo 1 ottobre 2019.

Diversi i cambiamenti, sebbene non vi siano certezze assolute, dal momento che i Paesi membri hanno tempo fino al 30 agosto per presentare le osservazioni sulla base delle quali non sono da escludere eventuali modifiche.

Passando ai contenuti, quello che salta subito all’occhio e che coinvolge tutte le categorie di prodotto è sicuramente la riduzione della percentuale di “relaxation”, cioè l’aumento annuo di contingente previsto dalla normativa. Nella nuova proposta la percentuale di incremento scende dal 5% al 3% in virtù del vistoso calo di consumi. Di fatto il taglio complessivo si aggira attorno a 1,5 milioni di tonnellate, per un totale previsto di importazioni fissato a 31,6 milioni di tonnellate. Al di sotto del totale del 2018, ma di un milione di tonnellate al di sopra dei livelli del 2017.

Alcune modifiche vengono proposte anche per cinque specifiche categorie di prodotti, a partire proprio dai coils a caldo (Categoria 1).
Al momento sul prodotto non sono in vigore specifiche quote per Paese, una scelta legata ai significativi dazi già presenti su questi prodotti. Nonostante l’aggiornamento dei dati dovrebbe essere confermata, anche se è stato deciso di inserire un tetto al consumo massimo di contingente del 30% per ogni trimestre.

La seconda categoria per cui la Commissione Ue ha pensato a modifiche specifiche sono i fogli rivestiti (Categoria 4), ed in particolare lo zincato automotive. I funzionari hanno ammesso che la sotto-divisione in 4A e 4B non ha avuto gli effetti previsti, con conseguenze negative per i settori utilizzatori. L’idea è quindi quella di una riorganizzazione dei codici doganali presenti nelle due categorie, al fine di poter ottenere un maggiore equilibrio. Inoltre nel caso dell’India non dovrebbe più essere presente la divisione in 4A e 4B, ma i volumi confluiranno nella sola categoria 4A, dal momento che non vi sono quote significative di import per i prodotti destinati all’automotive.

È la Categoria 25, tubi saldati di grandi dimensioni, la terza ad avere in vista degli interventi specifici. In questo caso verranno eliminate le quote specifiche per Paese e sostituite con un singolo contingente globale, dopo che la Russia ha significativamente ridotto i volumi spediti nell’Ue rispetto al 2017.

Modifiche, anche se di entità più ridotta, sono previste per il tondo (Categoria 13) e la vergella (Categoria 16). In questo caso si è deciso che nell’ultimo trimestre dell’anno, quando le quote globali non consumate potranno andare a beneficio dei Paesi soggetti a limitazioni specifiche, ogni Paese avrà un tetto massimo di contingente del 30% al fine di evitare che un singolo Paese si “mangi” l’intera quota bonus.

L’ultima parte delle modifiche va a lavorare sui singoli Paesi di provenienza, in particolare si pensa di escludere dalle quote soggette a contingente quelli in vista di una possibile annessione all’Unione Europea: Bosnia, Macedonia e Serbia. Inoltre è stato aggiornato sulla base degli ultimi dati disponibili anche l’elenco dei Paesi in via di sviluppo con un riequilibrio delle quote come indicato dall’appendice 2 del provvedimento, la cui bozza è scaricabile cliccando su questa icona 

 

 

Fonte: siderweb.com

 

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