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«Stagnazione». Così Federmeccanica definisce l’attuale congiuntura dell’industria metalmeccanica italiana. Il quadro emerge dalla 150° indagine che Federmeccanica conduce presso un campione di imprese associate, aziende che «confermano la fase di stagnazione che sta interessando il settore dall’inizio del 2018 e non lasciano intravvedere, per il secondo trimestre – si legge nella nota – variazioni di rilievo».

Entrando nello specifico, nel primo trimestre del 2019 la produzione «registra un parziale recupero rispetto alla fine del 2018 (+0,3%) ma attesta una diminuzione dei volumi del 2,1% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente». Questa contrazione è da imputarsi soprattutto alla diminuzione «registrata nei comparti degli autoveicoli e rimorchi (-10,4%), dei prodotti in metallo (-5,2%) e della metallurgia (-3,0%)», mentre «le restanti attività hanno segnato variazioni positive ma inferiori all’1%, con la sola eccezione degli altri mezzi di trasporto».

Negativa sia la domanda interna «soprattutto quella per beni di investimento» sia della domanda estera, in particolare «dalla seconda metà del 2018».

 

 

Fonte: siderweb.com

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