Made in Steel si migliora ancora, viaggiando verso un’edizione da record. Già a fine dicembre, i metri quadrati venduti (circa 12mila) superavano di ben il 20% la superficie espositiva totale della precedente edizione. Circa l’80% degli espositori del 2017, poi, ha confermato la propria partecipazione anche nel 2019; una quota superiore del 10% alla media di analoghe manifestazioni internazionali
A oggi, gli espositori provengono da 16 Paesi: oltre ai grandi produttori siderurgici europei, come Germania, Francia e Spagna, troviamo anche altri giganti siderurgici in forte espansione, come India (il terzo produttore siderurgico mondiale nel 2017, con 101 milioni di tonnellate) e Turchia (ottavo con 37,5 milioni di tonnellate). Gli espositori stranieri rappresentano il 19% del totale. Numeri che migliorano, già oggi, le performance finali del 2017.
Crescerà anche il numero di buyer qualificati, che supereranno le 50 unità, moltiplicando così le opportunità di business offerte dalla “tre giorni” dell’acciaio.
E, come già annunciato dall’Ad di Made in Steel, Emanuele Morandi, tutti i contenuti della tre giorni d’acciaio ruoteranno attorno alle due grandi sfide che la siderurgia mondiale sta affrontando in questi anni: quella tecnologica e quella della sostenibilità ambientale. Sarà infatti STEEL HUMAN – Sustainability and innovation il titolo dell’ottava edizione di Made in Steel, che si terrà dal 14 al 16 maggio 2019 a fieramilano Rho (Milano).
«Solo con le leve della sostenibilità e dell’innovazione, i pilastri sui quali si reggerà la siderurgia del futuro, riusciremo a produrre un acciaio umano, restando umani, rispettando persone, ambiente, imprese – spiega Morandi -. Per conquistare un futuro migliore, è necessario integrare rigore quantitativo, attenzione all’organizzazione e logica economica con empatia, saggezza, coraggio e creatività proprie dell’uomo».
Fonte: siderweb.com