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Archiviato un 2015 da dimenticare e nel quale si è toccato il minimo di produzione annuale di acciaio (22,018 milioni di tonnellate, peggior dato annuo dal 2010) la siderurgia italiana torna a crescere.

 

Il 2016 si è chiuso in accordo con le stime di Federacciai al di sopra dei 23 milioni di tonnellate di output e, per la precisione, a 23,341 milioni di tonnellate. Si tratta di un dato superiore del 6% rispetto all’anno precedente e di poco inferiore ai risultati 2014.
In accordo con i dati diffusi mensilmente dall’associazione dei produttori siderurgici nazionali, un ruolo cruciale è stato giocato da un dicembre sopra la media negli ultimi tre anni con una produzione di 1,776 milioni di tonnellate, superiore del 19,8% al mese conclusivo del 2015.

Per avere il quadro completo sull’andamento delle produzioni delle principali tipologie di prodotti in acciaio si dovrà aspettare ancora un mese, tuttavia dai dati registrati a novembre si possono già trarre interessanti considerazioni.
I lunghi, nonostante le problematiche legate all’export in Algeria, lo scorso anno hanno registrato una produzione su 11 mesi superiore del 3,1% a quella dell’anno precedente, raggiungendo, con un +11,6%, il picco di crescita proprio nell’undicesimo mese dell’anno con 1,061 milioni di tonnellate.
Per i piani invece i dati sono diversi. La crescita annua, grazie al recupero dell’Ilva, fa segnare un +10,6%, mentre l’output di novembre si ferma solo ad un +6%, con poco più di un milione di tonnellate prodotte

 

 

 

Fonte: siderweb.com

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