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Dopo il decimo, anche l’undicesimo mese del 2016 si conferma positivo per la produzione mondiale di acciaio. Il report aggiornato a novembre della World Steel Association evidenzia come la produzione abbia fatto segnare una risalita del 5% nel confronto mensile e dello 0,4% su base annua. Nel dettaglio sono state prodotte 132,402 milioni di tonnellate mensili, che portano a quasi 1,468 miliardi la produzione di acciaio grezzo nel 2016.

Europa in risalita: Italia e Francia ancora sulla cresta dell’onda

Si confermano ancora una volta Italia e Francia i Paesi big dell’acciaio Ue a 28. Entrambi hanno fatto segnare un recupero mensile superiore all’11% a fronte invece di una Germania ancora in affanno (-4,2%).
Complessivamente, a livello di volumi, l’Ue ha prodotto 13,492 milioni di tonnellate (+2,6%), di cui 2,076 milioni da parte dell’Italia, 1,3 milioni da parte della Francia e 3,335 milioni della Germania.
In 11 mesi la produzione europea è invece stata di 154,142 milioni di tonnellate, in flessione del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Proprio sul dato annuo si vede la netta controtendenza dell’Italia rispetto al resto dell’Ue. Il nostro Paese ha infatti fatto segnare un +4,9%, a fronte di un calo del 2,1% della Germania e addirittura di un 5,3% della Francia.

 

Turchia: superata la soglia dei 30 milioni annui
La siderurgia turca si conferma una di quelle più attive nell’hinterland europeo. Con un +10,4% mensile ed un +5,1% annuo infatti le acciaierie di Ankara hanno mostrato ancora una volta i muscoli riprendendo quella crescita che le ha già portate a superare il muro psicologico dei 30 milioni di tonnellate annue di produzione.
Novembre è stato un mese positivo anche per la Russia, il +5% mensile ha portato infatti le acciaierie russe a recuperare il gap con il 2015 che si era formato nel corso dell’anno riducendolo a-0,8%.
A livello mensile la siderurgia sovietica ha prodotto quasi 6 milioni di tonnellate, mentre a livello annuo l’output ha raggiunto i 64,4 milioni di tonnellate.

 

USA il recupero non basta, Brasile ancora in crisi
Nel continente americano i maggiori produttori fronteggiano situazioni molto diverse. L’effetto dei superdazi Usa inizia probabilmente a dare i suoi effetti con l’output mensile che supera nuovamente i 6,2 milioni di tonnellate con un +6,8% su novembre 2015. Un deciso recupero che però non basta ancora a riportare in equilibrio la bilancia annua che resta a -1,2% e a poco più di 72 milioni di tonnellate di acciaio sfornate.
Per il Brasile ancora un doppio segno «-». A livello mensile il dato è negativo per il 4,8% e 2,426 milioni di tonnellate di acciaio colate. Ancor più pesante il bilancio annuo (-8,9%) e soli 28 milioni di tonnellate di output.

 

Cina e India continuano a correre
Arrivati all’undicesimo mese dell’anno, guardando i dati produttivi della Cina, è lecito chiedersi quali sarebbero stati i risultati se i primi mesi dell’anno non fossero stati così negativi. L’anno in cui si sarebbe dovuto assistere a tagli e frenata produttiva, per il Dragone è invece diventato un anno di ulteriore crescita per Pechino, con la bilancia complessiva degli 11 mesi che mostra un +1,1% e quasi 740 milioni di tonnellate di acciaio sfornato. Gran parte del ribaltone a cui si è assistito è dovuto al ritorno a spingere sull’acceleratore da parte degli impianti siderurgici dal mese di maggio. A livello mensile infatti la propulsione verso l’alto è risultata evidente e lo testimonia anche il +5% mensile registrato anche nel penultimo mese dell’anno.
Crescita a doppia cifra mensile anche per l’India che ha consolidato il secondo gradino del podio come maggior Paese produttore di acciaio dopo la Cina, anche se con livelli di volumi imparagonabili.
Nonostante le acciaierie indiane si siano assestate attorno agli 8 milioni di tonnellate di acciaio mensili, confermati anche a novembre (+10,7%), l’output complessivo del Paese non riuscirà ancora a superare i 90 milioni di tonnellate (87,5 milioni su 11 mesi) nonostante il ritmo di crescita sia del 7,1%.

 

In allegato potete trovare il report completo pubblicato dalla WSA 

 

 

Fonte: siderweb.com

WSA.pdf

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