Con un +0,4%, il Pil dell’Eurozona, nei primi quattro mesi del 2015, ha evidenziato un incremento maggiore a quello fatto registrare da Stati Uniti e Regno Unito. Secondo il report diffuso da EY, alla luce di quest’inizio positivo, l’anno in corso dovrebbe chiudersi con un complessivo +1,6%, al quale farà seguito un +1,9% nel 2016. Le imprese, inoltre, si stanno preparando al ritorno all’investimento, con i progetti che saliranno nel 2015 dell’1,1%, per raggiungere quota +3% nel 2016-2017 e ridiscendere ad un +2,5% nel 2018 – 2019. «Questo risultato – si legge nella nota per la stampa – è al di sotto del tasso di crescita degli investimenti nel periodo pre-crisi, ma dal momento che ciò è da attribuire al settore immobiliare, un ritmo più lento di aumento del capitale non implica necessariamente che la crescita futura sarà inferiore».
Grazie ad una maggiore stabilità del mercato del lavoro, lo studio Eurozone Forecast di EY prevede che i consumi cresceranno, al termine dell’anno in corso, dell’1,7% mentre saliranno dell’1,6% nel 2016. Dati in entrambi i casi superiori alla media degli ultimi anni. «In alcuni paesi, – si legge nella nota per la stampa – come ad esempio in Germania, quest’aumento è trainato dalla crescita dei salari in un mercato del lavoro in contrazione mentre in altri, come in Italia, i consumatori sono più propensi ad investire in articoli come automobili e beni per la casa, incoraggiati dalla stabilizzazione del mercato del lavoro».
La svalutazione dell’euro, rispetto ai primi mesi del 2015, ha conferito un ulteriore ribasso in confronto alla sterlina e, unito al rafforzamento del dollaro, ha conferito una maggiore competitività dell’Eurozona. Lo studio EEF si attende un indebolimento della moneta europea a 1,10 US$ entro la fine di quest’anno e circa 1,05 US$ entro la fine del 2016. Si prospetta, pertanto, una crescita delle esportazioni dell’Eurozona del 3,7% nel 2015 e il livello delle importazioni rimarrà forte, anche a fronte di un costo più elevato. «Secondo i dati dell’ultimo rapporto di EY, – commenta l’Ad di EY Italia, Donato Iacovone – continuano i segni di ripresa del nostro Paese. Il PIL passa da -0,4% del 2014, ad una previsione del +0,5% a fine 2015 e per i successivi quattro anni dovrebbe oscillare intorno all’1%. Per quanto concerne la domanda estera, per le esportazioni si prevede un incremento del 4% nel 2015, a conferma di una capacità competitiva che negli ultimi anni ha faticato ad esprimersi. Anche per le importazioni si presume una crescita (+3,8%) rispetto all’anno precedente, influenzate da una maggior domanda interna volta a soddisfare le richieste legate all’aumento dell’export».
Fonte: siderweb.com