Negli ultimi quattro anni non si era mai restati al di sotto dei 10 milioni di tonnellate nel quinto mese dell’anno. Un risultato che non può che allarmare, anche se la spiegazione potrebbe avere un nome ed un cognome: altiforni Ilva. Sono infatti i piani ad affossare i livelli produttivi nazionali rispetto alle annualità precedenti. I lunghi, nel dato cumulativo a quattro mesi sono solo dello 0,4% al di sotto del 2014 (grazie anche al +10,4% di aprile rispetto al 4° mese del 2014), ben diversa la situazione dei piani, che fanno segnare un -18,8%, pari a quasi un milione di tonnellate di gap.
La produzione italiana di acciaio, secondo i dati di Federacciai, a maggio è stata di due milioni di tonnellate, il 12,6% in meno del medesimo mese del 2014. Una flessone che quindi non rende particolarmente rosee le prospettive per l’anno in corso, anche se per capire l’effettiva entità del gap produttivo si dovrà aspettare settembre, quando saranno passate alcune settimane dalla ripartenza programmata dell’Afo 1 del siderurgico tarantino.
Fonte: siderweb.com