Nel 2013, ad ottobre, le acciaierie mondiali hanno sfornato 136,79 milioni di tonnellate di acciaio, mentre nel 2014 il decimo mese dell’anno ha portato in dote 136,73 milioni di tonnellate. Si conferma stabile la produzione siderurgica mondiale: anche nel terzultimo mese dell’anno, secondo i dati diffusi dalla World Steel Association, l’output aggregato dei primi dieci mesi si è attestato a quota 1,367 miliardi di tonnellate, con un +2% rispetto allo scorso anno (-0,1%).
Nei dati continentali la medaglia d’oro della miglior crescita 2014 spetta al Medio Oriente, che ha recuperato nel corso dell’anno il 7,7% con 23,19 milioni di tonnellate. A sorpresa la medaglia d’argento spetta all’Europa, +2,8% e 142,6 milioni di tonnellate sfornate. Solo medaglia di bronzo a livello di crescita per l’Asia, +2,3% ma ben 925,69 milioni di tonnellate prodotte in dieci mesi.
Entrando invece nello specifico della produzione di ciascun Paese fa notizia il -0,3% della Cina, che per la prima volta torna a far segnare un segno negativo, seppur impercettibile, anche se ha comunque prodotto in un mese 67,51 milioni di tonnellate. A compensare il passo indietro del dragone, nel continente asiatico ci pensa l’India con 7 milioni di tonnellate stimate e un incremento dell’8,7%. È il +48,7% del Qatar a guidare la risalita mediorientale con 278 mila tonnellate. Volando in America, anche gli Stati Uniti frenano con un -0,7%, mentre il Brasile cresce del 2,7% ad ottobre. La crisi ucraina si traduce in un -28% di produzione mensile, che porta ad un -15,2% la flessione media annuale. Arrivando finalmente in Europa si può notare come la Germania faccia segnare uno dei dati peggiori a livello annuale, -5,9% con 3,5 milioni di output mensile, in linea con il -5,4% dell’Italia (2,1 milioni di tonnellate). Grande rimbalzo invece per la Francia, che ad ottobre segna un +15% mensile che si traduce in un +3,5% annuale.
In allegato la tabella completa di tutti i dati suddivisi per nazione.
Fonte: siderweb.com
