I turisti che frequentano Verona nel periodo invernale la conoscono bene. La stella cometa d’acciaio di piazza Bra, ormai, è un simbolo delle festività natalizie veronesi ed è un richiamo per i turisti che affollano la città di Romeo e Giulietta. Ebbene, la stella, quest’anno, compie trent’anni. E se è arrivata a questo traguardo lo deve anche ad una mano d’acciaio che ha contribuito fattivamente a questa realizzazione. La mano è quella di Giuseppe Manni, presidente del Gruppo Manni HP.
Se l’ideazione dell’opera, una stella alta 60 metri e lunga 82 metri che collega l’Arena di Verona alla vicina piazza Bra, è da far risalire all’architetto Rinaldo Olivieri, la fornitura dell’acciaio (80 tonnellate e 2.500 bulloni) e la sua prelavorazione sono state realizzate dal gruppo siderurgico veronese. «Olivieri venne da me – ha detto Manni – per individuare una scelta valida. Io mettevo le idee tecniche, lui il disegno. La Stella della Notte Santa è nata così, con la scelta di un unico grande tubo di lamiera saldata, superando tutte le difficoltà che comportano le lavorazioni non lineari». Il materiale è stato donato da Manni, che poi ha ricordato che per il montaggio dell’opera è stato necessario far venire da Brescia la gru più potente d’Europa. Al trentesimo compleanno, la stella d’acciaio è ormai uno dei simboli della città scaligera, simbolo anche della ricchezza e della bellezza che l’acciaio contribuisce a portare all’arredo urbano.
Fonte: siderweb.com