Anche l’acciaio si ritaglia spazio nella campagna elettorale del repubblicano Donald Trump per la sua corsa alla Casa Bianca. Secondo la stampa statunitense, infatti, nella sua visita a Pittsburgh – la città d’acciaio segnata da una profondissima crisi – il candidato avrebbe promesso alle migliaia di abitanti presenti un impegno personale volto al ritorno della siderurgia nella città della Pennsylvania.
«Acciaio, ti stiamo riportando indietro» ha dichiarato alla folla presente ieri sera al David L. Lawrence Convention Center.
Le parole di Trump sono considerate in risposta all’annuncio della scorsa settimana di US Steel relativo all’intenzione di procedere al licenziamento di un quarto della propria forza lavoro a causa dell’import cinese e del crollo della domanda di tubi nel settore del gas naturale. «Stiamo lavorando per ricostruire la siderurgia statunitense» ha dichiarato il candidato, accusando come già spesso in passato la cattiva gestione degli accordi commerciali che avrebbero causato il declino dell’occupazione nella manifattura. «Vendo condomini per decine di milioni di dollari in Cina – ha detto – Non sono arrabbiato con i leader cinesi. Sono arrabbiato con i nostri leader per essere così dannatamente stupidi». A livello locale – riferisce il quotidiano «Pittsburgh Post Gazette» – il settore siderurgico ha perso 15 mila posti di lavoro nell’ultimo decennio. Secondo gli economisti interpellati dall’autore dell’articolo, però, all’origine di tale difficoltà non vi sarebbe solo la concorrenza cinese, bensì i rapporti di lavoro non performanti, la titubanza ad investire in nuove tecnologie e la concorrenza di Stati del Sud non sindacalizzati.
Fonte: siderweb.com