L’associazione scrive alla Commissione per invitarla a considerare alcuni punti, i produttori preparano altre richieste
Eurometal, l’associazione europea che rappresenta la distribuzione e il commercio di acciaio, ha inviato una lettera alla Commissione europea per invitarla a prendere in considerazione quattro punti fondamentali durante il suo procedimento di riesame della Salvaguardia sulle importazioni di acciaio.
Eurometal evidenzia innanzitutto che il termine fissato al 10 gennaio per l’invio dei questionari (uguale sia per le associazioni dei produttori sia per quelle degli utilizzatori Ue) è stato troppo ristretto, considerato il periodo festivo occorso tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio. Per questo, chiede alla Commissione un’estensione della scadenza che permetterebbe a tutte le parti interessati di partecipare al procedimento di riesame.
L’associazione sottolinea poi la necessità di un’armonizzazione delle diverse regole doganali tra gli Stati membri, che «spesso portano a dichiarazioni incoerenti e non corrette, creando inutili oneri amministrativi e una disparità di trattamento tra gli importatori europei». Eurometal propone che il riesame elimini queste divergenze in modo da «garantire un’applicazione equa e coerente delle misure».
Un altro punto fondamentale per l’associazione riguarda la definizione di “utilizzatori dell’Unione”. Eurometal chiede che la Commissione europea chiarisca se in tale definizione rientri o meno il segmento della distribuzione (centri servizi, stockholder e trader), responsabile del 60% della fornitura di prodotti siderurgici agli utenti finali. «Una definizione chiara e coerente – spiega – è fondamentale per garantire che tutte le parti interessate siano adeguatamente riconosciute e tenute in considerazione nel processo di riesame».
Infine, Eurometal afferma di appoggiare pienamente la proposta di Eurofer, l’associazione dei produttori siderurgici europei, di organizzare un summit europeo sull’acciaio. «Tale vertice – spiega – costituirebbe una piattaforma preziosa per le parti interessate, che potrebbero confrontarsi sulle attuali sfide del settore siderurgico, comprese quelle relative alle misure di Salvaguardia, e individuare in modo collaborativo soluzioni che rispondano agli interessi dell’intera catena del valore dell’acciaio».
La missiva, che porta la firma del presidente di Eurometal Alexander M. Julius, termina con l’auspicio che le misure di Salvaguardia riviste rimangano «ben allineate con le realtà del mercato e con gli interessi di tutti gli stakeholder del settore siderurgico dell’Ue».
Come già riportato da siderweb, la Commissione Ue ha avviato un riesame della Salvaguardia Ue sull’import di acciaio lo scorso 17 dicembre, a fronte di elementi di prova di un mutamento delle circostanze rispetto all’ultimo riesame della misura.
Secondo indiscrezioni di mercato, nelle ultime settimane Eurofer avrebbe presentato alla Commissione europea alcune proposte iniziali per un rafforzamento delle misure di Salvaguardia. Queste includerebbero: una riduzione dei contingenti tariffari; un aumento del dazio di Salvaguardia (rispetto all’attuale aliquota del 25%); una revisione dei metodi di assegnazione dei contingenti (con l’introduzione di un tetto del 15% per altre categorie di prodotti oltre a coils a caldo e vergella da Altri Paesi); l’eliminazione dell’opzione di trasferimento dei contingenti dai trimestri precedenti e l’introduzione di nuove quote specifiche per Paese, in sostituzione delle attuali quote residue; infine, Eurofer avrebbe chiesto alla Commissione di non concedere nuove esenzioni per i Paesi in via di sviluppo nell’ultimo anno di applicazione della Salvaguardia.
Fonte: siderweb.com