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La notizia è da prendere con le pinze, soprattutto dopo l’annuncio da parte di Tata Steel di valutare la cessione dei propri asset inglesi, tuttavia lo scenario dipinto da giornale tedesco Rheinische Post sembra tutt’altro che campato per aria. Il team editoriale della testata ha infatti dedicato un ampio servizio alla possibilità di una joint venture tra le divisioni siderurgiche di ThyssenKrupp e Tata, indiscrezione che però non ha avuto commenti da parte dei due gruppi interessati.

L’ampia analisi del quotidiano evidenzia già anche un eventuale nodo critico del possibile matrimonio, vale a dire il sito produttivo ThyssenKrupp di Duisburg. L’impianto che impiega ben 13 mila dipendenti, potrebbe infatti essere penalizzato dallo stabilimento olandese Tata di IJmuiden che dista dal sito tedesco solo 200 km. Questo impianto può vantare una delle migliori redditività a livello europeo, grazie alla suo affaccio al Mare del Nord che abbatte in maniera sensibile i costi di approvvigionamento così come in passato accadeva per Ilva.
Inoltre l’eventuale operazione dovrà passare sotto le forche caudine delle Commissione Europea e ThyssenKrupp sa bene come operazioni che sembrano semplici sulla carta possano incontrare diverse difficoltà, come il caso Inoxum insegna.
Siamo quindi nel campo delle fanta-siderurgia, ma non troppo. Le uniche perplessità quindi riguardano la decisione di un’uscita definitiva di Tata dal Regno Unito, dal momento che il colosso indiano sembra tutt’altro che orientato ad abbandonare l’Europa.

 

 

Fonte: siderweb.com

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