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L’andamento del mercato italiano del rottame non si discosta da quello registrato la scorsa settimana sull’onda dei rialzi registrati in Turchia. Rialzi che, tuttavia, hanno lasciato posto a un ripiegamento dei prezzi (-15/20 $/ton) negli ultimi giorni, a causa dell’atteggiamento attendista adottato dagli acquirenti turchi. Sia per questo motivo sia per la prossimità alle chiusure estive, la maggior parte delle fonti si aspetta un maggior equilibrio sul mercato italiano, con una stabilizzazione delle quotazioni dopo gli ulteriori aumenti dell’ultima settimana.

Alle classiche fermate programmate si aggiungono poi i forti rallentamenti produttivi indotti dagli elevati costi dell’energia. «L’incidenza del costo dell’energia ha ormai superato quella del costo del rottame, il che è sconcertante – ha spiegato un produttore a siderweb –. Parliamo di un prezzo medio di 530 euro per megawattora e di picchi di 690 euro per megawattora che durano anche per tre ore. Questo ci costringe a fermarci 4-5 ore tutti i giorni».

Difficile ancora una volta formulare previsioni per settembre. Secondo diversi commercianti di rottame, i prezzi della materia prima dovrebbero riprendere ad aumentare dopo le ferie, complice il ritorno in massa delle acciaierie all’acquisto. Dal canto loro i produttori, considerate le lunghe fermate, prevedono di arrivare a settembre con magazzini adeguati e, quindi, senza particolare fretta di rifornirsi. Dopodiché, molto dipenderà da una serie di incognite che gettano incertezza sul mercato: il costo del gas e dell’energia e la situazione politica, solo per nominarne un paio.

 

FONTE: SIDERWEB.COM