Dopo un ottobre nel quale «è proseguito il trend al ribasso del mercato del rottame sia sul fronte nazionale sia internazionale» a novembre «ci saranno ulteriori cali», accompagnati da una minor raccolta e da un incremento delle scorte al commercio.
Questa è la previsione di Assofermet per il settore italiano del rottame. Secondo l’associazione «le motivazioni della congiuntura negativa del rottame sono chiare: il forte calo della domanda di acciaio sul mercato globale, il rallentamento delle produzioni nei Paesi emergenti e una congiuntura economica negativa a livello mondiale». In Italia «abbiamo assistito ad importanti riduzioni della produzione di acciaio, accompagnate da ulteriori diminuzioni del prezzo del rottame». Questo trend proseguirà anche a novembre, mese nel quale «sono state proposte quotazioni accompagnate da ulteriori ribassi».
Assofermet sottolinea che «l’eccessivo utilizzo della leva del prezzo, unito ad una cinica speculazione, ha portato le quotazioni del rottame ad un punto di rottura fra i costi di recupero, trattamento e trasporto e i valori di realizzo». Ciò ha condotto ad una situazione di crescente difficoltà nel recupero di rottame delle categorie di minor qualità che, unito al rallentamento dell’economia (-30% di cadute nuove di produzione rispetto al primo semestre 2008) ed alla necessità di ricostituire le scorte di magazzino per l’avvicinarsi della fine dell’esercizio, provocherà una diminuzione dell’offerta sul mercato nazionale.
Sul fronte internazionale, invece, la situazione è diversa, con quotazioni «superiori» e il ritorno all’acquisto con prezzi in aumento in Turchia e Grecia. Ciò, conclude Assofermet, «potrebbe essere il primo segnale della fine dei ribassi».
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