A settembre il mercato italiano del rottame sarà contraddistinto da «una buona domanda accompagnata da prezzi adeguati». Questo è ciò che ha dichiarato Assofermet nella propria nota mensile sulla materia prima. Attualmente, secondo l’associazione, a livello internazionale «le quotazioni si mantengono su livelli più elevati rispetto all’Italia e ciò crea difficoltà nelle trattative per le acciaierie che si approvvigionano regolarmente all’estero». Tornando all’Italia «alcuni produttori hanno intrapreso modesti aumenti di produzione» ma la situazione economica non consente alle acciaierie di riprendere a produrre a pieno regime. Parallelamente «persiste lo scarso gettito di rottame». Si è creata, insomma, «una situazione di equilibrio che, non appena viene infranta, pone i presupposti per un incremento delle quotazioni del rottame e di tutte le materie prime necessarie alla produzione di acciaio». Inoltre «nel nordest del Paese si segnala un aumento del quantitativo di rottame destinato all’export».
Facendo un breve passo indietro nel tempo «a luglio sul mercato internazionale si è generato un rincaro delle materie prime per la siderurgia» e, una volta terminate le ferie estive, «anche in Italia il mercato del rottame è stato effervescente con importanti apprezzamenti del rottame». Le consegne dei primi giorni di settembre, infine, «non hanno ancora soddisfatto il fabbisogno delle acciaierie italiane».