La Commissione europea starebbe valutando le possibilità di rivedere i due regolamenti
Tira un’aria di cambiamento nelle istituzioni europee, che sembrerebbero pronte a fare marcia indietro su due regolamenti di un certo impatto per l’industria comunitaria: Cbam e auto elettriche.
Rispetto al Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, la Commissione europea sembrerebbe intenzionata a prendere in considerazione la possibilità di esentare circa l’80% delle aziende che sarebbero soggette all’imposta sulle emissioni. Un’indiscrezione fatta trapelare direttamente dal Commissario europeo sul Clima, Wopke Hoekstra, il quale ha dichiarato nelle scorse ore che la stessa Commissione, in seguito a un’analisti, ha rilevato come circa il 97% delle emissioni rientranti nella fattispecie del meccanismo di tassazione del carbonio sarebbe prodotto da una quota del 20% delle aziende soggette al regolamento.
Di conseguenza, «non sarebbe intelligente lasciare questo 80% di imprese fuori dagli oneri amministrativi previsti? A mio parere, sì», ha dichiarato Hoekstra in una riunione della commissione sul clima del Parlamento europeo. «L’attuale meccanismo prevede oneri enormi per le aziende, chiamate a compilare molti documenti e affrontare diverse pratiche burocratiche. Non può essere questa la soluzione», ha aggiunto.
Per quanto riguarda le auto, secondo un’indiscrezione riportata dal settimanale tedesco Der Spiegel, le istituzioni europee starebbero valutando la possibilità di aprire il mercato anche ai veicoli ibridi plug-in e a quelli elettrici range extender (ovvero dotati di un piccolo motore ausiliario a benzina al solo scopo di ricaricare la batteria). Un netto cambiamento rispetto alla decisione originale, che ha stravolto le prospettive della filiera dell’automotive nell’Unione, di uno stop alla vendita di motori termici dal 1° gennaio 2025. In particolare, la possibile scelta di non legare il futuro della mobilità solamente al full electric aprirebbe le porte a un approccio più neutrale dal punto di vista tecnologico, permettendo anche un parallelo sviluppo degli e-fuel o di altre soluzioni.
Fonte: siderweb.com