Brescia e Milano. Le due province lombarde rimangono leader della classifica nazionale dell’export e dell’import di prodotti siderurgici nei primi sei mesi del 2018, confermando il risultato del primo trimestre. Questo è ciò che emerge dai dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi siderweb.
Export: Brescia accelera
Sul versante delle esportazioni, Brescia cresce più del resto d’Italia. La città lombarda tra gennaio e giugno ha infatti fatto registrare un incremento del 35,9% dell’export, salendo da 727,49 milioni di euro a 988,40 milioni di euro, superando Udine, che si ferma a 903,86 milioni di euro contro i 774,31 milioni di euro del medesimo periodo del 2017 (+16,7%). Al terzo posto Milano (+8,3%), seguita da Cremona (+3,8%), Mantova (+4,5%) e Vicenza (+4,3%), province che però non riescono a tenere il passo dell’Italia (+10,2%). Tra le prime 20 province esportatrici, si segnala il passo indietro di Ravenna (-7,6%), Genova (-1,1%), Taranto (-7,8%), Alessandria (-1,6%) e Monza (-2,3%), mentre Bergamo, al settimo posto nel ranking, fa un balzo avanti del 28,0%.
Import: dietro a Milano spunta Mantova
Milano rimane la regina dell’import, con un controvalore nei primi sei mesi del 2018 di 1,59 miliardi di euro (+23,8% rispetto al medesimo periodo del 2017) e con una quota di mercato (12,6%) quasi doppia rispetto alla seconda classificata, Mantova (7,0%). Proprio quest’ultima mostra un deciso incremento dei volumi, che salgono del 46,3% rispetto all’anno scorso. Sul terzo gradino del podio Udine (+9,9% a 574,71 milioni di euro), che sorpassa di poche centinaia di migliaia di euro Brescia (+8,2% a 578,78 milioni di euro). Tra le prime 20 province importatrici, 18 incrementano gli acquisti all’estero (con una media nazionale di +15,0%), mentre solo Ravenna e Cremona arretrano, la prima del 28,9% (398,68 milioni di euro), la seconda del 12,7% (307,29 milioni di euro). Nella «top 20» delle province per volumi dell’import, sette sono lombarde, tre venete e tre dell’Emilia Romagna.
Fonte: siderweb.com
