Skip to main content

L’Ufficio Studi di siderweb ha elaborato i dati pubblicati dalla World Steel Association analizzando nel dettaglio l’andamento di produzione e commercio all’interno del mercato delle due principali materie prime: minerale ferroso e rottame.

Nel 2020 la produzione mondiale di minerale ferroso ha raggiunto i 2,336 miliardi di tonnellate, mentre il suo consumo apparente si è attestato a quota 2,316 miliardi di tonnellate.

L’Australia produce, la Cina compra – Il principale Paese produttore è per distacco l’Australia che ne produce ben 918,7 milioni, ovvero il 40% del totale globale, seguita dal Brasile che occupa anch’esso una quota rilevante con 389,6 milioni di tonnellate. Gli altri due unici Paesi che possono vantare una produzione di minerale ferroso a tre cifre si trovano in Asia: il primo è la Cina (241,8 milioni di tonnellate) ed il secondo l’India (232,8 milioni di tonnellate).

Le dinamiche dei consumi seguono andamenti diversi a causa del commercio di materia prima: l’Australia, infatti, sebbene sia il primo produttore, ha consumato nel 2020 meno di un decimo del suo output (83,3 milioni di tonnellate), esportando più di 700 milioni di tonnellate in Cina. La Cina si rivela il Paese che più utilizza il minerale ferroso (visto anche che circa il 90% della produzione è realizzata negli altiforni) con 1,296 miliardi di tonnellate nell’anno della pandemia. Il gigante asiatico, per soddisfare la sua domanda interna, ha anche importato 263,4 milioni di tonnellate di minerale ferroso dal Sud America. Cifre degne di nota, nonostante siano in ordine di grandezza un decimo dei volumi cinesi, sono quelle dell’India che lo scorso anno ha consumato 203,7 milioni di tonnellate di minerale ferroso che proveniva quasi totalmente dalla produzione domestica; una piccola quota è stata poi esportata nella limitrofa Cina. Il commercio intra-regionale asiatico conta un giro d’affari di 69,3 milioni di tonnellate, mentre quello europeo si ferma a 31,1 milioni di tonnellate.

Il mercato europeo – All’interno del nostro continente la produzione appartiene quasi totalmente alla Svezia (29,1 milioni di tonnellate), la quale però ne esporta più di 20 milioni di tonnellate. Il consumo italiano si appoggia totalmente sulle importazioni ed ammonta a 6,7 milioni di tonnellate. I principali utilizzatori, unici ad andare in doppia cifra, sono la Germania che ha consumato nel 2020 37,8 milioni di minerale ferroso importandone la quasi totalità e la Francia che ne ha consumati 13,9 milioni. I Paesi Bassi, con il porto di Rotterdam, rappresentano uno snodo cruciale per lo smistamento della materia prima: ne importano infatti quasi 30 milioni di tonnellate riesportandone (per la maggior parte ai vicini tedeschi e francesi) più di due terzi.

 

FONTE: SIDEWEB.COM