La notizia è frutto di stime complesse e difficili da verificare. Ma genera interrogativi importanti per tutta l’industria siderurgica mondiale. Cosa succederà quando finiranno le riserve mondiali di ferro? Perché secondo quanto riportato dall’associazione ambientalista consoGlobe, che cita un documento della United Nations Conference on Trade and Development, le miniere di ferro chiuderanno i battenti nel 2087. La causa è il forte consumo da parte della siderurgia globale, in particolar modo della Cina, che minaccia di accorciare sensibilmente la vita delle riserve mondiali. La fine delle riserve provate, probabili e teoriche non significa ovviamente l’esaurimento del ferro nel mondo: il metallo è il quarto elemento chimico presente sul nostro pianeta e rappresenta il 4,75% del volume della crosta terrestre, ma nel 2087 terminerà la possibilità di estrarre il minerale in modo utilizzabile per applicazioni industriali. Sempre secondo le stime della ricerca, per l’industria dell’inossidabile andrà ancora peggio, con il nickel che è destinato ad esaurirsi tra il 2040 ed il 2064.
Le stime della United Nations Conference on Trade and Development non sono condivise da tutti. Alcuni studiosi, come Lester Brown del World-Watch Institute, sono più pessimisti e si aspettano che le riserve di ferro dureranno solamente altri 64 anni, mentre altre fonti credono che sulla terra ci siano ancora 270 miliardi di tonnellate di minerali sfruttabili, una quantità tale da garantire il consumo per più di un secolo. Anche se è un tema che toccherà le generazioni future, più che la nostra, una domanda appare lecita: che succederà al mondo quando finirà il ferro?
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