Dopo mesi di sofferenza, sembra che qualcosa cominci a migliorare. Così descrivono l’attuale situazione del comparto Giuseppe Marcora e Roberto Perillo rispettivamente amministratore unico e direttore amministrativo di Metallurgica Marcora S.p.A.
«La situazione del mercato è cambiata in maniera inaspettata a settembre 2008 – ha detto Marcora -. Dopo una prima parte dell’anno con prezzi in continuo aumento e domanda sostenuta, al rientro dalle ferie estive tutto si è bloccato. Le quotazioni hanno innestato la retromarcia e la richiesta ha ceduto di schianto».
«La nostra azienda si è conquistata nel corso degli anni una nicchia di mercato – ha continuato Marcora – producendo laminati per trafila e profili speciali adatti a molteplici applicazioni in vari settori (automotive, carpenteria, meccanica, lavorazione a freddo etc).
Proprio il settore dell’automobile, cui è rivolta una buona parte della nostra produzione, ci sta dando motivi di preoccupazione in quanto, com’è noto, è da novembre 2008 che questo comparto subisce una progressiva ed importante erosione di ordinativi».
«In questi mesi anche noi siamo stati costretti ad osservare periodi di fermata produttiva, coperti con l’utilizzo di ferie ed il ricorso alla cassa integrazione – ha affermato Perillo -. Fortunatamente la nostra scelta strategica di lavorare solo su commesse acquisite ci ha messo un po’ al riparo da ulteriori difficoltà derivanti dalla gestione di importanti magazzini, in una fase di vero e proprio crollo delle quotazioni ».
Ma cosa ha provocato il blocco totale della domanda nei mesi scorsi? «Nella filiera dell’automotive si erano creati nel corso degli anni ingenti quantitativi di stock che la convinzione di vendere a ritmi sempre più serrati aveva gonfiato a dismisura – ha detto Marcora -. E’ evidente che, nel momento in cui si è abbattuta la crisi, tutti i vari operatori hanno smesso di acquistare, attingendo esclusivamente dalle scorte».
Com’è attualmente la situazione? «Oggi gli stock si vanno riducendo e ci sono elementi che fanno pensare che questo sia il graduale inizio della ripresa – ha continuato l’amministratore di Metallurgica Marcora -. Io credo che il recupero sarà lento e solo nel 2011 si potrà arrivare ad un livello di produzione vicino alle potenzialità del comparto».
«Ad oggi riscontriamo che la domanda è leggermente più viva – ha spiegato Marcora -. Soprattutto crediamo che alcuni clienti abbiamo capito che si è giunti al fondo in termini di quotazioni e che, di conseguenza, abbiano deciso di tornare all’acquisto, magari facendo ordini a lungo termine e con prezzi bloccati».
«Penso quindi che si possa guardare avanti con timido ottimismo – ha concluso Marcora -. Quello che è successo nel recente passato deve essere però recepito come una lezione per l’intero sistema che dovrà rapportarsi con il mercato con maggiore avvedutezza e dovrà tenere conto che, almeno nel breve, non ritorneranno più i consumi del 2007 e della prima parte del 2008».
Metallurgica Marcora – È antica la storia dell’azienda lombarda. Risale infatti al 1878 la nascita di una prima impresa commerciale operante nel settore dell’acciaio a nome Marcora, ma è nel 1908 che Giuseppe Marcora consolida l’attività aziendale iniziando la produzione di trafilati e profilati a freddo. Nel 1931, affiancato dai tre figli, amplia la gamma dei prodotti installando prima due forni per la produzione di getti in acciaio, poi un piccolo laminatoio a “passo pellegrino” per la produzione di tubi senza saldatura, con esecuzione anche della successiva fase di trafilatura a freddo. A tutto ciò si aggiunge la messa in marcia negli anni cinquanta di un laminatoio a caldo per prodotti lunghi. Si arriva così al recente 1995, anno in cui l’azienda decide il trasferimento del vecchio stabilimento sito nel centro storico di Busto Arsizio (VA) presso l’attuale sede di Cuggiono (MI), realizzando un importante ampliamento logistico ed un rinnovo totale degli impianti e scegliendo di dedicarsi unicamente alla produzione di laminati a caldo.