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Prosegue, ed è generalizzato a tutte le categorie, il ribasso delle quotazioni del rottame: «Le acciaierie – spiega un addetto ai lavori a siderweb – sono tutte allineate su una politica finalizzata a ridurre sempre di più i costi di acquisto e i per fornitori è sempre più difficile, se non impossibile, aprire delle trattative. Ma le cose potrebbero cambiare presto».

Tra le motivazioni, viene raccontato, c’è anche il ribasso dei prezzi che si è registrato in Francia ed anche in Germania. Fatto che permette di fare acquisti oltre frontiera a condizioni interessanti».

Senza dimenticare che «sul mercato interno al momento sono tornate disponibili quelle quantità di rottame che a dicembre erano state bloccate dai commercianti per motivi fiscali e che ora rappresentano una buona base per chi deve comprare».

Nell’ultima settimana, infatti, «tutte le categorie di rottame hanno scontato questa strategia – conferma un altro addetto ai lavori – e si sono registrati arretramenti anche di una ventina di euro la tonnellata per alcune di esse».

Un dato non trascurabile, peraltro, «è rappresentato dal fatto che è tornato a crescere il differenziale tra le diverse tipologie di materiale e la situazione sta tornando simile a quella della fine dell’estate 2021, cui aveva fatto seguito un riavvicinamento tra le quotazioni. Ora, però, la forbice sta tornando ad allargarsi».

Una certezza abbastanza condivisa, infine, è quella sintetizzata da un addetto ai lavori: «Fino alla fine del mese non è pensabile che la rotta si inverta e ci si dovrà confrontare con questa situazione. Poi, se si supereranno le criticità generali con le quali si confronta la filiera e le produzioni torneranno su valori importanti, il confronto potrà riaprirsi».

Tanto che c’è chi vede già «dei cenni di marcia indietro, con quotazioni che promettono di risalire anche prima di quella scadenza».

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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