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Le quotazioni del rottame, dice un addetto ai lavori a siderweb. «stanno viaggiando spedite verso i massimi che avevano fatto registrare in estate, grazie ad una domanda che si mantiene su buoni livelli e che sembra destinata a consolidarsi, anche perché permane una carenza grave di materiale disponibile»

Tanto che, spiega un altro operatore di mercato, «si sono registrati ordinativi importanti, alcuni dei quali anche “divisi” tra dicembre e gennaio, a dimostrazione che c’è la consapevolezza che le quotazioni non sono destinate a ritracciare, almeno per un paio di mesi».

Resta sensibile, anche se in riduzione «la differenza esistente, a livello di prezzi, tra le categorie “alte” e quelle “basse”. Anche se, come ha fatto notare anche Assofermet nella sua nota periodica, «persistono differenziali che mai si erano notati sino ad ora».

La situazione, peraltro, sembra mostrare «elementi di differenziazione tra le varie aree geografiche del Nord Italia – viene detto a siderweb – con l’area centrale che sembra più disposta ad accettare i rincari, mentre quella dell’Est mostra maggiori resistenze».

La motivazione, dice un altro addetto ai lavori, «potrebbe essere determinata da possibilità di approvvigionarsi all’estero, visto che i prezzi, in quei casi, pur essendo importanti, restano più bassi rispetto a quelli italiani e la pratica è complicata dalle questioni logistiche».

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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