Si tratta dell’indice dei direttori degli acquisti ed è analizzato e calcolato da Markit/ADACI, l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management. A dicembre, il manifatturiero italiano è salito a 55,6 punti, equivalente al valore maggiore da marzo 2011. «Con l’avvicinarsi del nuovo anno, il settore manifatturiero mostra segnali di un forte vigore, con una crescita più veloce dei nuovi ordini e con l’aumento dei livelli occupazionali per far fronte alle maggiori esigenze di produzione. -, ha commentato Phil Smith, Economista di Markit, ed autore del report, che ha aggiunto – Il valore massimo da quasi cinque anni completa il drastico cambiamento della situazione rispetto all’anno scorso quando l’indice rimaneva fermo al di sotto della soglia di 50 a causa della contrazione dell’economia.
Da allora, la debolezza dell’euro, la ripresa della domanda nazionale e il crollo dei prezzi delle materie prime a livello globale hanno fornito la spinta necessaria per una ripresa». Secondo il report, il fattore che ha influito maggiormente nella ottima performance di dicembre è l’aumento dei livelli della produzione. L’espansione della produzione è stata la maggiore in più di quattro anni e mezzo. Buone nuove giungono però anche dai nuovi ordini, che hanno fatto registrare il migliore risultato da febbraio 2011. «Dai dati raccolti si evince come la richiesta da parte dei clienti sia aumentata, con alcune aziende che hanno menzionato l’aggiudicarsi di grossi contratti – riporta il resoconto Markit/ADACI – Allo stesso modo, i dati hanno mostrato un’ulteriore crescita dei nuovi ordini esteri, con l’ultimo aumento risultato forte ma leggermente più debole rispetto a novembre».
Fonte: siderweb.com