La vendita Lucchini potrebbe chiudersi dopo l’estate. Queste parole le usammo già un anno fa dopo l’annuncio da parte dell’oligarca russo Alexei Mordashov di voler vendere il colosso italiano dell’acciaio, ma ora sembra che le cose si siano incanalate per il verso giusto rispetto 12 mesi fa. A sbloccare la vendita arenata per mesi sarebbe stato l’accordo con le banche finanziatrici raggiunto a febbraio. Su Lucchini gravava infatti un debito di circa 770 milioni di euro di cui l’accordo, come è noto, prevede un riscadenziamento dei debiti, un prestito-ponte di 50 milioni di euro e la cessione di alcune controllate. Su queste basi secondo quanto pubblicato dal quotidiano Milano Finanza, Lucchini potrebbe passare di mano subito dopo l’estate, tra settembre e ottobre, dal momento che ci sarebbero già alcuni compratori determinati a chiudere l’operazione in tempi brevi. La scorsa settimana alcuni rappresentanti del gruppo Beltrame, uno dei due gruppi insieme al fondo internazionale Apollo ancora interessati a Lucchini, si sarebbero anche incontrati con il sottosegretario al ministero delle sviluppo economico Stefano Saglia per approfondire la propria posizione sull’acquisto di Lucchini. I dubbi e l’utilizzo del condizionale, nonostante ora la situazione sembri più favorevole alla cessione, sono comunque d’obbligo su di una vicenda la cui parola fine sembra essere ancora parecchio lontana.
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