Dopo i lavoratori e il sindaco di Piombino, nuovo passaggio con le istituzioni locali per i vertici del gruppo algerino Cevital, il cui presidente del gruppo algerino Issad Rebrab avrebbe incontrato anche il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
«A Piombino ci sono le condizioni politiche, sociali e lavorative per un rilancio complessivo. La scelta tra le offerte in campo – ha proseguito il presidente Rossi – compete al commissario Nardi.
Il carattere particolare della proposta algerina è la sua proiezione mediterranea, che ridarebbe all’Italia, alla sua industria e alla sua portualità, la sua vocazione, anche in considerazione dei futuri sviluppi e mutamenti di scenario in Africa del Nord e nel resto del continente europeo mediterraneo».L’ospite, viene spiegato in una nota stampa, ha illustrato al presidente la realtà Cevital, presente in diversi settori con 15.000 dipendenti ed un fatturato annuo di 2,5 miliardi di euro: dal 2012 ha rilevato impianti produttivi in Francia e Spagna nel comparto dell’edilizia ed elettrodomestici secondo una strategia di co-localizzazioni complementari sulle due sponde del bacino mediterraneo, ovvero competenze e produzioni specialistiche da una parte, produzione su larga scala ed accesso a mercati in crescita dall’altra.
Rebrab ha poi spiegato al presidente Rossi i tre punti della proposta di Cevital per il rilancio del sito di Piombino, con più di 400 milioni di investimenti, di cui 120 nel 2015. Per la siderurgia prevede l’apertura di due forni elettrici e di un nuovo laminatoio (in aggiunta ai due esistenti) per una capacità a regime di 2 milioni di tonnellate annue rispetto ad un fabbisogno, solo in Algeria, di 3,5 milioni, con l’obiettivo di reimpiegare in 2 anni la maggior parte della manodopera esistente. Per la logistica la creazione di un polo di import-export per le attività dell’intero Gruppo Cevital (serramenti, vetro, elettrodomestici, siderurgia, agroalimentare, ecc.), mentre per l’agroalimentare, previa bonifica dei terreni, la produzione di etanolo/biodiesel, di mangimi ed olio vegetale, nonché di zucchero con un impatto occupazionale significativo.
Presentazione all’interno della quale Rebrab avrebbe ribadito: «la volontà di voler effettuare un investimento duraturo ed orientato ad una crescita in Toscana».
Rossi ha rimarcato che la competitività di Piombino è sostenuta dai due accordi di programma firmati tra Governo e Regione, Comune ed Autorità portuale, rispettivamente nel 2013 con 130 milioni dalla Regione per gli adeguamenti del porto con l’escavo a 20 metri e la realizzazione di nuove banchine, e nel 2014 per la riqualificazione del polo siderurgico di Piombino con ulteriori 70 milioni dalla Regione per bonifiche ed incentivi agli investimenti, a cui si aggiungono 70 milioni di risorse nazionali.
Al vertice erano presenti anche il rappresentante di Cevital in Italia, Farid Tidjani e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Giuliano Fedeli.
Fonte: siderweb.com