Un 2007 in chiaroscuro per i conti di Lucchini. Il gruppo, appartenente a Severstal, ha infatti messo a bilancio un aumento del fatturato, ma l’incremento delle imposte, degli interessi passivi e una perdita di 15 milioni di dollari nella gestione straordinaria hanno portato il produttore ad un risultato netto inferiore a quello dell’anno precedente.
Lucchini, si legge nella nota diffusa da Severstal, «ha beneficiato di una stabilità, a livelli elevati, delle quotazioni di vendita nel 2007», fattore che, insieme «ad un favorevole tasso di cambio tra l’euro e il dollaro» ha contribuito al miglioramento di alcuni indici di bilancio.
Il giro d’affari del gruppo è stato di 3.756,5 milioni di dollari, con un incremento dell’11,9% rispetto al 2006 e del 103,3% rispetto al 2005. Il costo del venduto è salito ad un ritmo lievemente superiore: +13,8% a 3.194,3 milioni di dollari. Il margine operativo lordo, quindi, ha mostrato un progresso del 2,2%, portandosi a 562,1 milioni di dollari. I dati sono ancor più positivi, però, se si prende in considerazione il reddito operativo e l’EBIT, con il primo in avanzamento del 4,1% a 216,4 milioni di dollari ed il secondo che fa registrare un +13,7% a 225,3 milioni di dollari, grazie a introiti netti non operativi per 24,37 milioni di dollari. La maggior spesa per gli interessi passivi (72,79 milioni di dollari contro i 58,78 del 2006), per le imposte e una perdita nella gestione straordinaria (mentre l’anno precedente si era verificato un attivo di 22 milioni di dollari) hanno però portato ad un risultato netto inferiore a quello dello scorso anno. Mentre nel 2006 il profitto è stato di 120,996 milioni di dollari, lo scorso anno la cifra si è ridotta a 93,525 milioni di dollari, con una contrazione del 22,7%.
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