Dopo l’acquisizione della maggioranza di Duferco, Hebei si appresta a mettere un piede in Europa anche dal punto di vista produttivo.
Il siderurgico cinese, infatti, ha stipulato un memorandum d’intesa con il governo serbo per l’acquisto dell’acciaieria di Smederevo, la maggiore industria dell’acciaio del paese balcanico. Per cercare di capire i confini di questa operazione, Siderweb ha realizzato un breve profilo delle due società.
Železara Smederevo: la storia e gli impianti
Železara Smederevo è un’industria siderurgica storica nel panorama serbo. L’azienda è stata fondata il 20 febbraio 1913 con il nome di Sartid e, soprattutto durante il regime socialista jugoslavo, è stata il pilastro dell’industria metallurgica del paese. Dopo la fine del socialismo, l’azienda è andata incontro ad una fase di declino, culminata nel fallimento e nella vendita nel 2003 a US Steel per 23 milioni di dollari. Negli anni successivi la società è stata profondamente rinnovata, sino al 2012 quando US Steel ha rivenduto l’azienda al governo serbo per 1 dollaro. Negli ultimi 4 anni l’esecutivo balcanico ha cercato in più riprese di cedere la società, con anche alcuni fallimenti vicino alla linea di meta, sino al memorandum d’intesa (non vincolante) firmato da Hebei.
Secondo il sito aziendale, Železara Smederevo si sviluppa su tre siti produttivi: quello di Smederevo, quello di Šabac e quello di Kučevo. Il principale è quello di Smederevo, dove sono presenti due altiforni, dalla capacità di circa 2,2 milioni di tonnellate annue, e tre convertitori ad ossigeno. L’altoforno 1 è stato modernizzato nel 2005, dopo una chiusura lunga 18 anni, mentre l’altoforno 2 è stato revampato nel 2007. Il record produttivo è stata raggiunto nel 2006, con un output di 1,703 milioni di tonnellate. Nel sito di Šabac, invece, ci sono gli impianti per la produzione di banda stagnata, con una capacità di 200.000 tonnellate annue. Infine a Kučevo è presente una miniera di calcare, nella quale sono impiegati 68 dipendenti, che viene poi utilizzato nel processo produttivo di Smederevo.
Il fatturato dell’azienda nel 2014 è stato di 241 milioni di euro, con una perdita di 95 milioni di euro.
Hebei: un gigante che guarda fuori dai confini
Hebei Iron and Steel Group Company Limited è un vero e proprio gigante della siderurgia globale. Fondato nel 2008 grazie alla fusione tra Tangsteel e Hansteel, è basata nella regione di Hebei, nel nordest della Cina. L’azienda è il maggior produttore di acciaio cinese, ed il terzo globale, con un output costantemente superiore ai 42 milioni di tonnellate annue tra il 2011 ed il 2014 e con il record produttivo di 47,094 milioni di tonnellate nel 2014. La produzione di Hebei è soprattutto concentrata sui piani (coils e lamiere a caldo, a freddo, da treno, zincate, tubi saldati…), ma è presente anche una produzione di lunghi non indifferente (barre, vergella, tondo…).
Rispetto alla maggioranza degli operatori cinesi, Hebei ha una peculiarità: è uno dei pochi attori che sta guardando con sempre maggiore convinzione i mercato esteri per investire sia in impianti sia in distribuzione. Per quanto concerne la produzione, nel 2014 Hebei ha annunciato la firma di un accordo con il governo sudafricano per realizzare un impianto da 5 milioni di tonnellate annue nel paese. Il sito si completerà in due step: il primo, dalla capacità di tre milioni di tonnellate annue, vedrà la luce nel 2017, il secondo (due milioni di tonnellate annue) si perfezionerà nel 2019.
Il maggior investimento fuori dai confini cinesi di Hebei, però, è avvenuto a fine 2014, quando il gruppo ha acquistato la maggioranza di Duferco, il maggior trader internazionale. Ora sta arrivando anche un ulteriore passo nella strategia di internazionalizzazione di Hebei, con una presenza, nel caso si concretizzasse l’affare-Smederevo, sempre maggiore sul suolo europeo.
Hebei oggi conta 130.000 dipendenti, attivi nelle 20 aziende controllate. Nel 2014 ha fatturato 45,54 miliardi di dollari, con una perdita netta di 186 milioni di dollari.
Il gigante bussa all’Europa. Che succederà in futuro?
Anche se, da dentro, l’Europa sembra un continente siderurgicamente in difficoltà, evidentemente essa mantiene un certo fascino fuori dai propri confini. Dopo la fase di ingresso dei russi, oggi tocca ad Hebei sbarcare nel Vecchio Continente con un impianto produttivo: se sia una puntata estemporanea o l’inizio di una strategia diversa da parte dei cinesi solo il tempo lo potrà dire. Di certo, Hebei si troverà di fronte al difficile compito di far produrre in maniera profittevole un impianto di non facile gestione, in un continente in sovraccapacità e con competitor agguerriti. Un’impresa non facile anche per il terzo produttore di acciaio del mondo.
Fonte: siderweb.com