Dopo un buon settembre sotto il profilo degli acquisti, la domanda di laminati mercantili è oggi più fiacca. Tuttavia, i magazzini piuttosto scarichi alla produzione non mettono pressione sul mercato. Due pesi, forse non del tutto bilanciati, che comunque riconducono ad un sostanziale equilibrio.
«E’ un momento di stabilità – ha detto a Siderweb un produttore -. In ottobre la domanda è un po’ scarsa ma possiamo contare su stock piuttosto bassi».
Gli fa eco un commerciante: «i laminati mercantili, così come i prodotti lunghi in generale, vivono un periodo in cui la domanda (non brillante) è comunque superiore all’offerta». In un clima di sostanziale tranquillità, «il commercio – ha continuato l’operatore – “accompagnerà” senza affanni o tensioni il trend dei prezzi che credo non prenderà la strada del ribasso». In sintesi, conclude il commerciante, sarà questo l’andamento fino a fine anno: niente scossoni nei prezzi né cali». E’ invece di parere parzialmente discorde un secondo commerciante che invece identifica nel calo delle quotazioni del rottame la causa principe di un possibile ridimensionamento dei prezzi dei laminati mercantili. «Se da un alto è vero che c’è poca disponibilità di materiale e che il produttore non ha necessità di forzare le vendite – ha spiegato -, è vero anche che il rottame si è “mangiato” ormai tutto l’aumento di 40-50 euro/t che aveva conquistato nella prima metà di settembre». Pertanto, «non escludo – ha continuato – che i produttori desistano dal chiedere una revisione al rialzo dei prezzi e che, viceversa, il commercio possa anche chiedere di “smussare” qualche euro».
Il rottame si conferma dunque elemento strategico e, di conseguenza, variabile chiave dei prezzi. Allo stesso tempo, però, è una incognita difficile da interpretare e da anticipare. «Siamo molto preoccupati dallo sviluppo che avranno durante ottobre i prezzi del rottame e delle billette» ha detto un produttore. «Le laminazioni di ottobre sono ormai coperte ma oggi – ha concluso – dobbiamo approvvigionarci per novembre».
«E’ un momento di stabilità – ha detto a Siderweb un produttore -. In ottobre la domanda è un po’ scarsa ma possiamo contare su stock piuttosto bassi».
Gli fa eco un commerciante: «i laminati mercantili, così come i prodotti lunghi in generale, vivono un periodo in cui la domanda (non brillante) è comunque superiore all’offerta». In un clima di sostanziale tranquillità, «il commercio – ha continuato l’operatore – “accompagnerà” senza affanni o tensioni il trend dei prezzi che credo non prenderà la strada del ribasso». In sintesi, conclude il commerciante, sarà questo l’andamento fino a fine anno: niente scossoni nei prezzi né cali». E’ invece di parere parzialmente discorde un secondo commerciante che invece identifica nel calo delle quotazioni del rottame la causa principe di un possibile ridimensionamento dei prezzi dei laminati mercantili. «Se da un alto è vero che c’è poca disponibilità di materiale e che il produttore non ha necessità di forzare le vendite – ha spiegato -, è vero anche che il rottame si è “mangiato” ormai tutto l’aumento di 40-50 euro/t che aveva conquistato nella prima metà di settembre». Pertanto, «non escludo – ha continuato – che i produttori desistano dal chiedere una revisione al rialzo dei prezzi e che, viceversa, il commercio possa anche chiedere di “smussare” qualche euro».
Il rottame si conferma dunque elemento strategico e, di conseguenza, variabile chiave dei prezzi. Allo stesso tempo, però, è una incognita difficile da interpretare e da anticipare. «Siamo molto preoccupati dallo sviluppo che avranno durante ottobre i prezzi del rottame e delle billette» ha detto un produttore. «Le laminazioni di ottobre sono ormai coperte ma oggi – ha concluso – dobbiamo approvvigionarci per novembre».
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