Cresce il deficit commerciale italiano nel settore siderurgico.
Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di siderweb, infatti, gli arrivi di materie prime siderurgiche, semilavorati, piani, lunghi e tubi tra gennaio e maggio sono stati pari a 13,27 milioni di tonnellate, mentre le esportazioni nel medesimo periodo sono state di poco più di 8 milioni di tonnellate, per uno sbilanciamento di 5,23 milioni di tonnellate, contro i -3,85 milioni di tonnellate del corrispondente periodo del 2017.
Importazioni – Le importazioni sono salite del 14,6% nei primi cinque mesi del 2018, passando da 11,57 a 13,27 milioni di tonnellate. Il comparto leader sul versante dell’import è quello dei piani, dei quali sono stati acquistati 5,33 milioni di tonnellate, con un incremento del 2,2% rispetto all’anno scorso. Dal punto di vista percentuale, invece, la crescita maggiore è appannaggio delle materie prime: +31% a 4,09 milioni di tonnellate. In aumento anche lunghi (+28,6% a 1,55 milioni di tonnellate), semilavorati (+13,8% a 1,93 milioni di tonnellate) e tubi (+10% a 366mila tonnellate).
Esportazioni – Crescono a ritmo più ridotto, invece, le esportazioni. Le vendite all’estero sono ammontate a 8,03 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,1% rispetto al 2017, quando i volumi si fermarono a 7,72 milioni di tonnellate. Tre delle cinque categorie analizzate vedono il tonnellaggio crescere: +16,2% per i semilavorati (543mila tonnellate), +10,5% per i lunghi (2,71 milioni di tonnellate) e +10,2% per i tubi (1,50 milioni di tonnellate). Controcorrente, invece, i piani (-4,9% a 3,02 milioni di tonnellate) e le materie prime (+1% a 260mila tonnellate).
Fonte: siderweb.com