Leggero aumento per le esportazioni italiane di acciaio nei Paesi Comunitari nei primi quattro mesi dell’anno. Secondo i dati di Federacciai, infatti, le acciaierie tricolori hanno venduto all’estero
4,626 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici, con un incremento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2007. Tra gennaio e aprile, il bilancio commerciale con i partner europei è stato positivo per 466 mila tonnellate, contro le 753 mila tonnellate dell’anno scorso.
Per ciò che riguarda i piani, si segnala una contrazione del 5,9% dei volumi, scesi a quota 1,88 milioni di tonnellate. In diminuzione tutti i prodotti, con la sola eccezione di lamiere a freddo (+5,2% a 346.000 tonnellate), nastri a caldo (+19% a 100 mila tonnellate), banda nera (+33,3% a 20 mila tonnellate) e lamierini magnetici (+50% a 3.000 tonnellate).
Segno meno anche per i lunghi che perdono 2,1% rispetto al 2007 a 1,187 milioni di tonnellate. In particolare, arretra l’export di tondo che fa segnare -35,2% a 166 mila tonnellate. In giù anche le esportazioni di vergella che perdono 7,5 punti percentuali a 172 mila tonnellate. In crescita le partenze verso il vecchio Continente di laminati e travi.
Controcorrente rispetto ai comparti precedenti i prodotti di prima trasformazione, che mettono a segno un +9,8%, passando il milione e trecento mila tonnellate. In aumento sia i tubi saldati (+9,8% a 751.000 tonnellate), sia i senza saldatura (+18,9% a 107.000 tonnellate).
In su anche l’export di prodotti di seconda trasformazione che accelera del 20,3% a 71 mila tonnellate.
Lievitano anche i volumi di semilavorati esportati: +29,5% a 171.000 tonnellate.
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