L’acciaio “made in Italy” ha riscosso successo oltreconfine. Nei primi dieci mesi del 2007, il nostro Paese ha esportato verso l’Ue 10,9 milioni di tonnellate, il 9,6% in più del corrispondente periodo dell’anno precedente.
I prodotti piani, nel complesso, hanno fatto meglio grazie ad un +13% generato da esportazioni pari a 4,7 milioni di tonnellate. Sono due i “pesi massimi” riscontrati: i coil e le lamiere a caldo (assieme ai larghi piatti). I primi hanno fatto segnare, da febbraio ad ottobre, esportazioni per 1,36 milioni di euro (+2,9%) mentre i secondi, forti di esportazioni per 1,11 mln ton, hanno messo a segno un +33%. Da segnalare anche le 797 mila tonnellate provenienti dall’export di lamiere zincate a caldo.
Sul fronte dei prodotti lunghi, le rilevazioni riportano – tra alti e bassi – esportazioni totali per 2,81 milioni di tonnellate nei primi dieci mesi del 2007 con un allungo di 6,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2006.
Buon risultato per le esportazioni di vergella che, con 471 mila tonnellate, fa segnare un +21,7%. Frena, al contrario, il tondo c.a. che ha varcato i confini nazionali con 581 mila tonnellate: -7,2%.
Anche i prodotti di prima e seconda trasformazione hanno chiuso i primi dieci mesi dell’anno con variazioni positive. Per i prodotti di prima trasformazione (+7,1%) le rilevazioni registrano esportazioni per 2,87 milioni di tonnellate. Degni di nota, per i volumi rappresentati, l’export di tubi saldati che, con 1,59 milioni di tonnellate, ha superato del 6,7% i volumi del corrispondente periodo del 2006.
Per i semilavorati (nonostante gli scarsi volumi complessivi), il +13,3% è frutto delle 307 mila tonnellate esportate da gennaio ad ottobre rispetto alle 271 mila tonnellate dell’anno precedente.
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